Secondo l’Istituto di statistica inoltre la quasi totalità degli studenti supera gli esami di stato a conclusione dei cicli: nell’anno scolastico 2012/2013, li ha superati il 99,7 per cento per le medie e il 98,8 per cento per le superiori. Con un picco nei licei classici e scientifici. Le studentesse ottengono tassi di successo più elevati in tutti gli indirizzi di studio e mostrano anche una maggiore propensione a proseguire gli studi dopo la scuola secondaria: quasi 62 diplomate su 100 si iscrivono all’università, a fronte del 50% dei diplomati.
Nell’anno accademico 2012/2013, sia il numero delle immatricolazioni sia quello delle iscrizioni universitarie risulta in flessione rispetto all’anno precedente (-9,0 e -2,4%). In lieve calo purtroppo anche i laureati che nel 2012 sono stati 297.448 (-0,5 per cento).
Cresce invece il gradimento per i corsi accademici dell’Alta formazione artistica e musicale (Afam), che registrano un aumento di iscritti del 7,5 per cento.
Per quanto riguarda l’inserimento nel mondo del lavoro, nel 2011, lavora il 48,8% dei diplomati del 2007; in misura maggiore i diplomati degli istituti professionali (69,5 per cento) e tecnici (60,1 per cento); gli uomini (54,7 per cento) più delle donne (43,0 per cento). Migliora invece la situazione per i laureati: nel 2011, dopo circa quattro anni dal conseguimento del titolo lavora il 69,3 per cento dei laureati dei corsi triennali e il 74,5 per cento di quelli dei corsi lunghi. Fra chi si è laureato nel 2004 e nel 2006, risultava infine occupato il 92 per cento del totale.