Negli ultimi dieci anni si è verificata una forte contrazione nel numero dei lavoratori pubblici. Nel 2011 si contano poco più di 2,8 milioni di dipendenti, al netto degli appartenenti alle forze armate e ai corpi di polizia, con una caduta dell’11,5% rispetto al 2001, ovvero di 368 mila unità. Lo rileva l’Istat. Presentando il nuovo censimento dell’industria, dei servizi e delle istituzioni pubbliche, l’Istat spiega come “la trasformazione di enti da diritto pubblico a diritto privato e le politiche di limitazione del turnover dei dipendenti hanno comportato un calo anche nell’occupazione”. Oltre alla diminuzione dei dipendenti, nel settore pubblico si riducono anche i lavoratori temporanei (-21,3%), mentre aumentano in misura considerevole, del 18%, i lavoratori esterni. Nel dettaglio, tra gli enti locali, i comuni segnano il calo più forte del numero di addetti (-10,6%). Meno marcata è stata invece la contrazione nelle regioni (-8,6%)
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