Il motivo per cui non leggono sarebbe legato alla mancaza di tempo: il 30% (31,8% degli uomini e dal 27,7% delle donne).
Lo dice l’Istat a Tempo di Libri di Milano.
Dai dati emerge che il 23,7% di chi non legge preferisce altri svaghi rispetto ai libri, il 15,9% ha motivi di salute che allontanano dalla lettura e il 9,1% è troppo stanco dopo aver svolto altre attività.
Il motivo economico, costerebbero troppo, è scelto invece dall’8,5% dei non lettori.
Televisione, radio, pc, cinema hanno la prevalenza sui libri per il 6,5% dei non lettori.
La tipologia del non-lettore
E ancora, oltre 22 milioni di italiani non ha letto libri nel 2015, vale a dire il 39,3% di persone con più di 6 anni.
Una percentuale in aumento rispetto al 37% registrato nel 2006 e al 36,7% del 2010.
Inoltre, la non lettura aumenta con l’età: tra gli 11-14enni i non lettori sono il 25,7% dei ragazzi e il 17,7% delle ragazze, percentuali che salgono tra i 45-54 anni al 44,2% degli uomini e al 29,4% delle donne, tra i 60-64 anni toccano il 45,7% per i maschi e il 31,4% per le donne.
L’istruzione
La scarsa propensione alla lettura è legata anche al livello di istruzione: indici di non lettura più alti si trovano tra le persone che hanno la licenza elementare, il 78,4% degli uomini e il 63,5% delle donne, rispetto ai laureati, il 12,3% degli uomini e il 9,7% delle donne.