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Istat: se in famiglia c’è un under 18 il pc è quasi assicurato

La presenza di giovani minori in famiglia, soprattutto se studenti, comporta quasi sempre la presenza di un computer connesso ad internet. A sostenerlo è l’Istat attraverso i dati, aggiornati al 2010 e pubblicati in questi giorni, sulla ‘Diffusione e l’utilizzo delle tecnologie in Italia’: secondo l’Istituto nazionale di statistica mentre tra gli over 60 il processo di informatizzazione stenta a decollare (solo uno su quattro, fino a 64 anni, usa con una certa frequenza pc e web), i giovani rappresentano l’elemento trainante delle famiglie sempre più digitalizzate. Tanto che in quelle dove è presente almeno un giovane, ben l’81,8% di famiglie possiede un computer, il 74,7% si connette ad internet ed il 63% usa la banda larga.
Non a caso, dallo studio realizzato dall’Istat è anche emerso che il motivo principale per cui i cittadini italiani non utilizzano il computer (in oltre il 40% dei casi) è proprio per quella “mancanza di capacità” che non appartiene di certo ai cosiddetti ‘nativi digitali’. E non è un caso che la maggiore presenza di computer tra le mura domestiche (più dell’82%) si registri laddove è presente un 12enne.
Se però alle famiglie si includono tutte le altre, i numeri si riducono. E di molto: mediamente, infatti, la famiglia italiana possiede un computer nel 57,6% dei casi (un anno prima nel 54,3%), si connette ad internet nel 52,4% (nel 2009 era il 47,3%) e usufruisce della banda larga nel 43,4% (12 mesi prima appena nel 34,5%). Sebbene l’incremento annuale sia notevole – fino a qualche anno fa era impensabile che ad accendere il computer tutti i giorni è ormai un italiano su due e che uno su quattro acquista almeno una volta l’anno su internet – la distanza da colmare rispetto alle famiglie con giovani rimane alta. Ed anche confronto all’Unione europea: tanto che l’Italia rimane sotto oltre dieci punti percentuali, sia rispetto all’uso del Pc sia a quello dell’on line.
Alessandro Giuliani

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