Su 2,7 milioni di beneficiari totali del reddito di cittadinanza attesi, se 679.000 sono casalinghe, 428.000 gli occupati, 613.000 i disoccupati, gli under 16 sono 515.000 mentre gli studenti sono 184.000, i ritirati dal lavoro 224.000 e gli inabili al lavoro 63.000.
Il sussidio medio in generale sarà di 5.045 euro (il 66,7% del reddito familiare), che sarà più alto al Sud (a 5.176 euro). Le famiglie residenti al Nord avranno in media 4.837 euro (66% del reddito). Sussidio più magro al Centro, 4.912 euro (61,9% del reddito).
Il reddito “potrebbe interessare 1 milione 308 mila famiglie”, delle quali oltre la metà, il 57% al Sud. Nelle stime Istat “752mila vivono nel Mezzogiorno, 333 mila al Nord e 222 mila al centro”.
Calcolando le relative incidenze si stima che le famiglie beneficiarie siano “il 9%” di quelle residenti nel Mezzogiorno, il 4,1% al Centro e il 2,7% al Nord. “Le coppie con figli minorenni sono circa 260 mila (il 19,6% delle famiglie beneficiarie) e percepiranno, in media, 6 mila 470 euro, quindi meno delle coppie con figli tutti adulti (che percepiranno 7 mila 41 euro) per effetto delle scale di equivalenza” precisa l’Istat.
Tra i potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza in età da lavoro ci sono, anche circa 120 mila laureati,compreso chi ha anche un titolo di studio post-universitario.
La stragrande maggioranza, oltre il 62% (1 milione e 120mila persone), ha conseguito invece il diploma di terza media o la licenza elementare (241mila persone, il 13,4%). Il 30,9%, 553mila persone, ha un diploma di scuola superiore.
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