I dati Istat pubblicati oggi, 1 agosto, parlano chiaro: il numero degli occupati è cresciuto esponenzialmente. Considerando il periodo di giugno 2022, come riporta La Repubblica, questi sono cresciuti di 86 mila unità.
Dati che fanno ben sperare quelli fatti registrare dall’Istat, secondo i cui calcoli il tasso di occupazione è salito al 60,1%. Un dato straordinariamente positivo, ai massimi dal 1977. La crescita, si legge sul quotidiano, è stata trainata dai sempre più numerosi lavoratori a tempo indeterminato, il cui numero si è alzato fino a 116 mila unità a giugno.
Diminuisce molto anche il numero degli inattivi, cioè chi non ha un impiego né lo sta cercando, scesi a 91 mila unità. Anche il tasso di disoccupazione, il rapporto tra chi cerca ma non trova un lavoro sul totale della forza lavoro, cala in picchiata fino all’8,1%.
L’occupazione aumenta (+0,4%, pari a +86mila) per entrambi i sessi, per i dipendenti permanenti e in tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 35-49enni tra i quali diminuisce; in calo anche gli autonomi e i dipendenti a termine.
Come si legge sul comunicato stampa ufficiale Istat, confrontando il secondo trimestre 2022 con il primo, si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 90mila occupati in più. I dati sono positivi anche se comparati con giugno 2021: il numero di occupati a giugno 2022 supera quello di giugno 2021 dell’1,8% (+400mila unità); l’aumento è trasversale per genere ed età.
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