Il 9 aprile di ogni anno, secondo quanto inserito dal Governo nel decreto su Terzo settore, sarà la Giornata nazionale dell’ascolto dei minori. L’emendamento che lo prevede è stato approvato nell’ambito dell’esame del disegno di legge di iniziativa governativa in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore C 1532 ter, dove si legge La Repubblica riconosce il 9 aprile di ogni anno quale Giornata nazionale dell’ascolto dei minori, al fine di informare e di sensibilizzare sul tema dell’ascolto della persona minore di età quale presupposto fondamentale per dare concreta attuazione ai suoi diritti», recita l’articolo.
Il disegno di legge, di cui all’articolo 11, ha previsto l’istituzione di un tavolo di lavoro sul fenomeno del fuori famiglia e affidati, per assicurare il massimo ascolto ai minorenni in tutte le sedi, compresa quella giudiziaria, ribadendo le intenzioni del Governo, impegnato nell’attuazione di politiche sociali per tutelare i minori, soprattutto quelli in condizioni di maggiore fragilità.
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) Carla Garlatti aveva inviato in precedenza una nota ai presidenti delle Camere, al Presidente delConsiglio dei Ministrie ai presidenti deiconsigli regionali per sollecitare una serie di misure strutturali volte ad assicurare ai minorenni il loro diritto all’ascolto e alla partecipazione, proprio in occasione della discussione a Montecitorio della proposta di legge. L’iniziativa era già stata proposta dell’Autorità garante nel 2021, come occasione per fare il punto sull’attuazione del diritto alla partecipazione in Italia, per stimolare le istituzioni a non più trascurare le opinioni dei ragazzi e delle ragazze, creando occasioni per includere i minorenni nei processi decisionali che li riguardano. Inoltre, Garlatti ha sollecitato il Governo a mettere a disposizione dei minorenni una piattaforma online dedicata specificatamente a ospitare le consultazioni pubbliche che le amministrazioni avvieranno nelle questioni di interesse degli under 18.
Una giornata nazionale non esaurisce gli interventi in materia ma rappresenta uno strumento da affiancare ad altre iniziative, a partire da quelle previste dal Piano nazionale infanzia e adolescenza, per tutelare la salute e il benessere psicologico dei minorenni e potenziare gli strumenti di ascolto, ha sottolineato la viceministra al lavoro e politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.
Elena Bonetti, giàministra per le pari opportunità e la famiglia nei governi Conte II e Draghi, ha osservato come il contenuto dell’articolo rappresenti un passo indietro rispetto al coinvolgimento diretto delle persone minori di età, già presente nelle Linee Guida in materia di partecipazione del 2022, e aggiunge che anche da un punto di vista lessicale risulta inopportuno l’utilizzo del termine “minori” al posto di “bambine e bambini e ragazze ragazzi”.
La viceministra Bellucci ha segnalato l’arrivo imminente di un bando per promuovere la realizzazione di centri di aggregazione per gli adolescenti, al fine di fornire loro un supporto per sviluppare i propri talenti, svolgere attività sportiva, promuovere l’educazione e la solidarietà, in coerenza da quanto previsto dal piano per l’attuazione della Child Guarantee, un nuovo quadro di riferimento per monitorare meglio l’accesso dei bambini all’istruzione, all’assistenza sanitaria e alle condizioni abitative previsto dalla Commissione Europea dall’inizio del 2024.
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