Nei giorni scorsi, la sentenza della Corte Costituzionale n. 147/2012 sui ricorsi presentati da molte regioni ha dichiarato l’incostituzionalità di parte della legge concernente il dimensionamento della rete scolastica, soprattutto in riferimento all’obbligo di realizzare istituti comprensivi di almeno 1.000 alunni.
Le associazioni dei genitori maggiormente rappresentative, riunite nel Fonags (Forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola) presso il Miur, esprimono, di seguito, alcune considerazioni.
La norma sul dimensionamento della rete scolastica era già stata, a suo tempo, oggetto di preoccupazione da parte dei genitori, soprattutto per i disagio prevedibile nel caso di zone geografiche particolari (isole, montagna, ecc.) e per l’unione di numerosi plessi al fine di realizzare un unico istituto, con le conseguenti complicazioni di tipo gestionale, organizzativo, relazionale.
L’applicazione della norma, in seguito, ha visto la quasi completa esclusione, da parte delle Regioni e degli Uffici scolastici regionali, di ogni forma di ascolto e consultazione dei genitori, degli operatori, dell’utenza in generale.
Ed ora giunge, in una situazione già complessa, la sentenza della Corte.
Tutte le norme dettate principalmente dalla necessità di ridurre la spesa non sono più accettabili. Non siamo pregiudizialmente contrari agli istituti comprensivi, già esistenti in Italia da molti anni, ma li accogliamo se previsti in una progettualità di tipo pedagogico ed organizzativo: risparmi e virtuosità sono necessari, senza dubbio, ma sono possibili e realizzabili, evidentemente, sono se condivisi e co-decisi in modo ampio.
Ora, come associazioni dei genitori, abbiamo il dovere di evidenziare la confusione e il disagio che, ad anno scolastico concluso, attraversa le famiglie, incerte sull’organizzazione delle scuole che accoglieranno i figli fra pochi mesi, con le prevedibili conseguenze relative agli organici e alle dirigenze.
Chiediamo al Ministero dell’Istruzione di decidere presto e di farlo insieme alle Regioni. Le associazioni dei genitori sono disponibili a partecipare ad un eventuale tavolo di confronto, anche in riferimento ad una eventuale moratoria (totale o parziale) nell’applicazione dei provvedimenti di dimensionamento della rete scolastica.