Un tris di novità in arrivo già a partire da settembre 2024 per gli istituti superiori. Come spiega nell’edizione odierna ‘Il Sole 24 Ore’ aumentano le scelte a disposizione degli studenti.
La prima novità è la filiera tecnologico-professionale, il modello “4+2” (quattro anni di formazione secondaria e due di Its Academy). Una sperimentazione che si spera possa portare i suoi frutti. Servirà una proposta molto ricca da parte degli istituti tecnici e professionali con incremento di esperienze scuola-lavoro. Previsto anche un processo di internazionalizzazione attraverso il conseguimento di certificati internazionali e un rilancio della metodologia Clil. Ci sarà anche spazio per moduli didattici e attività laboratoriali svolti da soggetti esterni (docenti provenienti dalle imprese e dalle professioni). Si potranno sottoscrivere contratti di apprendistato formativo di primo o di terzo livello.
Ci sono poi i nuovi Istituti Tecnici, l’anticipo della riforma prevista dal Pnrr. Previsto un primo biennio su consolidamento delle competenze di base, assolvimento dell’obbligo di istruzione e introduzione allo studio degli elementi fondanti del successivo triennio. Spazio poi nel secondo biennio a conoscenze, abilità e competenze professionalizzanti per poi avere il quinto anno più collegato al mondo del lavoro. Per la riforma vera e propria bisognerà attendere il 2025/26.
Infine il liceo del Made in Italy, una delle grandi novità volute dal governo. Il Ddl in commissione alla Camera attende l’ok. Alla base ci sarà la gestione d’impresa e le tecniche e le strategie di mercato per le imprese del Made in Italy. La classe prima assorbirà l’opzione economico-sociale del liceo delle scienze umane. Per poter partire, come abbiamo scritto, servirà un accordo in via transitoria Usr-Regione.