Home Politica scolastica Istituti tecnici e professionali, entro due anni si cambia

Istituti tecnici e professionali, entro due anni si cambia

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Subito dopo l’attuazione della Legge 107, il Miur si concentrerà sul miglioramento degli istituti tecnici e professionali.  Intensificando il loro rapporto col mondo del lavoro.

A farlo intendere è stato, venerdì 29 gennaio, il ministro dell’Istruzione Stefania, nel corso di un convegno all’università Bocconi di Milano organizzato con Assolombarda e Jp Morgan, con al centro le nuove capacità per coprire posti vacanti di lavoro.

Giannini ha spiegato che ora “si tratta ora di fare due cose: la prima è attuare la Legge 107 puntualmente. Ed è quello su cui stiamo lavorando attivamente sia nel centro che nella periferia. Poi potremo spostare l’attenzione sull’istruzione superiore”.

“Abbiamo due anni di legislatura, quindi si parte subito per arrivare puntualmente come abbiamo fatto con la scuola” anche nel “secondo segmento della filiera della conoscenza, l’istruzione superiore”, ha aggiunto Giannini.

 

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Sulle esigenze di migliorare il sistema formativo, al momento, ha spiegato il responsabile del Miur, il governo “ha risposto con la riforma della Buona Scuola, un modo per integrare un sistema educativo molto solido come quello italiano, basato sulle conoscenze con un sistema che sia anche integrato con le competenze e l’alternanza tra scuola e lavoro”.

In pratica, da quest’anno si parte con la nuova alternanza scuola-lavoro, raddoppiata a livello quantitativo nei tecnici e nei professionali, oltre che introdotta per la prima volta anche nel triennio finale dei licei. Entro il 2018 dovrebbe invece arrivare quel decreto attuativo che potrebbe cambiare la configurazione del sistema formativo superiore specializzante. Probabilmente, anche affidando un ruolo più importante da affidare ai Centri di formazione professionale gestiti dalle istituzioni locali.

E, forse, non è un caso che Giannini abbia annunciato le intenzioni di rinnovare il sistema superiore tecnico e professionale proprio in Lombardia, dove l’azione dell’ex viceministro Valentina Aprea, oggi assessore all’Istruzione della Regione, ha prodotto già risultati concreti in questa direzione. 

 

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