Nella serata del 3 gennaio, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato il decreto dipartimentale n. 7 per “l’attivazione di nuovi percorsi quadriennali sperimentali inerenti alla filiera formativa tecnologico-professionale per l’anno scolastico 2025/2026”: si tratta di una vera e propria “guida”, firmato dal capo dipartimento Maurizio Adamo Chiappa, rivolta agli istituti tecnici e professionali che vorranno produrre la “presentazione delle proposte progettuali per la candidatura” alla filiera partendo dalle modalità di riduzione di un anno del canonico percorso quinquennale della scuola secondaria di secondo grado.
Il provvedimento, che fa seguito al decreto ministeriale sullo stesso tema pubblicato il giorno prima, consiste in un vero e proprio avviso pubblico: un documento ufficiale utile a sostenere, si legge nel decreto, “la progettazione di un’offerta formativa integrata in ambito tecnologico-professionale, capace di garantire ampie opportunità di scelta di istruzione e formazione all’interno di una filiera che coinvolge istituti tecnici e professionali, istituzioni formative accreditate dalle Regioni ai sensi del Capo III del decreto legislativo n. 226/2005, percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), di cui al decreto del presidente del consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008 e ITS Academy di cui alla legge 15 luglio 2022, n. 99, prevedendo al contempo sinergie con il sistema delle imprese e delle professioni e valorizzando i talenti degli studenti al fine di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica”.
La proposta di candidatura di ogni scuola dovrà avere al suo interno alcuni requisiti imprescindibili: “la progettazione di percorsi sperimentali di istruzione tecnica e/o professionale strutturati su base quadriennale e l’integrazione con almeno un percorso per il conseguimento del diploma professionale di IeFP ove esistente e affine o correlato alla filiera, e con almeno un percorso di istruzione tecnologica superiore (ITS Academy), coerente con l’area tecnologica e le figure professionali di filiera previste dal decreto ministeriale n. 203 del 20 ottobre 2023, allegato 1”.
Tra i requisiti richiesti per attivare il percorso sperimentale, gli istituti dovranno provvedere preliminarmente anche alla “stipula di un accordo di rete e/o la dichiarazione di impegno a sottoscrivere tale accordo da parte delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado statali e/o paritarie, di istituzioni formative accreditate dalle Regioni che erogano percorsi di IeFP e di IFTS, laddove presenti, e di istituti tecnologici superiori (ITS Academy)”.
“La rete – si legge ancora nel decreto formato dal direttore generale Chiappa – può, altresì, prevedere la partecipazione dei Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti (CPIA) che possono erogare percorsi di istruzione tecnica in via sperimentale ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, previa adesione a successivo e specifico avviso, delle università, delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica o di altri soggetti pubblici e privati intenzionati a contribuire alla realizzazione del progetto sperimentale, in partenariato con i rappresentanti delle imprese e delle professioni”.
“I percorsi quadriennali sperimentali di istruzione tecnica e/o professionale di cui al comma 3 – si legge ancora nel decreto del Mim – assicurano l’insegnamento di tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi di riferimento, ivi compreso l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, di cui alla legge 20 agosto 2019, n. 92, nonché il potenziamento delle discipline STEM, mediante il ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa consentita dall’autonomia delle istituzioni scolastiche, alla didattica laboratoriale, all’adozione di metodologie innovative, alla didattica digitale e all’utilizzo di tutte le risorse strumentali e professionali disponibili, nei limiti dell’organico dell’autonomia”.
I corsi di studio dovranno assicurare agli studenti, spiega ancora il dicastero bianco, “il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze previsti per il corrispondente profilo in uscita del quinto anno di corso”.
Per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi del percorso quadriennale varranno “le disposizioni vigenti in materia di esame di Stato conclusivo del secondo ciclo e rilascio dei titoli di studio finali, di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62”.
Per concludere, al fine di “avanzare la candidatura per la partecipazione al presente Avviso, previa deliberazione degli organi competenti delle istituzioni scolastiche e in linea con l’offerta formativa di ciascun istituto partecipante, devono sussistere, a pena di esclusione”, il Ministero ha imposto “i seguenti requisiti: a) la progettazione di almeno un percorso quadriennale di istruzione tecnica e professionale e l’integrazione con almeno un percorso per il conseguimento del diploma professionale di IeFP, ove esistente e affine o correlato alla filiera, e un percorso di ITS Academy, di area tecnologica coerente con l’indirizzo di riferimento; b) la dichiarazione di impegno a costituirsi in rete ai sensi dell’art. 2, comma 1; c) l’attivazione del partenariato con almeno una impresa afferente all’ITS Academy in rete”.
Inoltre, “il percorso sperimentale quadriennale di istruzione tecnica o professionale” dovrà “obbligatoriamente riguardare un indirizzo già attivato presso l’istituzione scolastica”.
Tutte le proposte di candidatura dovranno “essere inoltrate, a pena di esclusione e secondo le modalità del comma 1, all’indirizzo di posta elettronica certificata tassativamente entro e non oltre le ore 23.59 del giorno 14 gennaio 2025“.
GLI ALLEGATI AL DECRETO