Qualche giorno fa l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi nel tentativo di difendere l’istruzione tecnica disse: “Il nostro Paese ha bisogno di un forte rilancio dell’istruzione tecnica. Oggi siamo di fronte ad un vero e proprio dramma: i nostri Istituti tecnici, che hanno formato la classe di lavoratori e dirigenti dando certamente un forte impulso al nostro sistema industriale vivono una profonda crisi. La prima causa è la mentalità dei genitori che erroneamente ritengono gli istituti tecnici scuole di serie B. C’è perfino chi ha pensato che per frenare il calo forse dovremmo chiamarli “licei tecnici”: quando si arriva a questo tipo di pur ingegnosa scappatoia vuol dire che c’è un grande problema di incomprensione sociale. Sentire genitori che si vergognano del figlio che fa la scuola tecnica, che io ritengo essere il futuro del Paese, per me è causa di sconforto nei confronti della nostra Italia “. Nel recente passato si è approfondita la tematica “licei tecnici” parlando di:
Liceo Tecnico per le produzioni biologiche e le risorse naturalistiche: Assorbe la preparazione di base di tradizionali settori come l’agricoltura (peraltro oggi scarsamente attraente se presentata come esclusivo percorso di studi) e di nuove aree, quali lo sfruttamento delle risorse marine e montane ed attività legate alla salvaguardia chimico-biologica del territorio.
Liceo Tecnico per le produzioni industriali ed i servizi tecnici: Sposta l’ottica sulla crescente importanza delle conoscenze orizzontali alle diverse aree produttive che, nei rapporti già avuti con gli imprenditori, emerge come la preoccupazione prevalente delle aziende.
Liceo Tecnico per le costruzioni, le infrastrutture territoriali e la salvaguardia urbanistica: Qui converge la formazione di base, legata a tradizionali percorsi (geometri, periti edili) e nuove figure richieste dalla mutata organizzazione produttiva e dalle nuove tecnologie di settore, in una chiave di maggiore accentuazione, da un lato, delle capacità logico-matematiche, e dall’altro, della sensibilità verso le problematiche degli assetti urbanistici e del settore edilizio.
Liceo Tecnico per le attività gestionali: Costituisce la base formativa di tutta una serie di attività legate all’area dei servizi o se si vuole del terziario avanzato, sempre più caratterizzata da logiche operative ed esigenze tecnologiche largamente comuni.
Liceo Tecnico per la salute individuale e collettiva: Costituisce la base per la formazione sia nelle tradizionali attività del settore, sia nelle varie forme di assistenza collettiva ed individuale (anziani, handicappati, etc.), sia in tutte quelle attività legate all’igiene ambientale.
Ciascun liceo tecnico si articola, nell’ambito del triennio, in indirizzi corrispondenti a grandi blocchi di competenze operative, nell’ambito delle quali sono possibili convergenze attraverso progetti d’istituto.
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