Sono stati presentati nella mattinata dell’11 aprile i risultati del Monitoraggio Nazionale 2017 degli ITS effettuato dall’Indire.
L’Istituto ha monitorato 2.374 studentesse e studenti diplomati due anni fa dopo aver seguito i percorsi degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).
Di questi, 1.767 hanno conseguito il diploma e il 79,1% (1.398 in tutto) ha trovato un lavoro entro un anno dalla fine del percorso, impiego che nell’87,5% dei casi era coerente con il diploma conseguito.
In particolare, 667 diplomate e diplomati hanno avuto un contratto a tempo determinato, 493 a tempo indeterminato, 228 di apprendistato.
I 97 percorsi monitorati, erogati da 57 Fondazioni, sono dedicati in larga parte alle Nuove Tecnologie per il Made in Italy (46). Seguono i percorsi in Mobilità sostenibile (19) e quelli in Efficienza energetica (13). I 46 percorsi dedicati alle Nuove Tecnologie per il Made in Italy sono così suddivisi: 18 in Sistema meccanica, 12 in Sistema agro-alimentare, 8 in Sistema moda, 5 in Servizi alle imprese, 3 in Sistema casa.
Per il Sottosegretario Gabriele Toccafondi, i darti sono assolutamente positivi ma ci sono anche delle zone d’ombra su cui dobbiamo lavorare. Ad esempio, sui 97 percorsi monitorati, 15 percorsi non hanno svolto la mission e non hanno raggiunto gli obiettivi.
“Gli ITS – ha dichiarato – funzionano se sono utili per le studentesse e gli studenti, se partono da una esigenza reale del sistema produttivo presente sul territorio. Se questo non avviene si elimina qualsiasi speranza e possibilità per le ragazze e i ragazzi, togliendo inoltre risorse che potrebbero essere dedicate a quegli ITS che funzionano bene e ad altri che potrebbero nascere. Siamo dentro un percorso di crescita e potenziamento del sistema, ma proprio per questo è necessario lavorare insieme, ITS, Regioni e MIUR, per capire come eliminare le zone d’ombra esistenti”.
Di seguito l’infografica del Miur: