Presentato dal ministro Bussetti il Monitoraggio nazionale 2019 sugli Istituti tecnici superiori, dai quali si esce con la quasi certezza di trovare lavoro.
La rilevazione, di cui il Ministro aveva parlato già nella giornata del 13 maggio, riguarda gli studenti hanno concluso i percorsi presso gli ITS fra il primo gennaio e il 31 dicembre 2017 e si concentra soprattutto sugli esiti occupazionali a dodici mesi dal diploma.
L’indagine tiene conto degli esiti di più di 2.600 diplomati: l’80% ha trovato lavoro entro un anno dal diploma, nel 90% dei casi (1.860) in un’area coerente con il percorso di studi concluso. Del 20% dei non occupati o in altra condizione, il 10,3% non ha trovato lavoro, il 4,8% si è iscritto a un percorso universitario, il 2,1% è in tirocinio extracurricolare e il 2,8% è risultato irreperibile.
Quanto alle tipologie di contratto, il 49,3% degli occupati è stato assunto con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo in regime agevolato: questa è stata la tipologia contrattuale più utilizzata in tutte le aree tecnologiche.
Gli studenti sono giovani di età compresa tra i 20 e i 24 anni (il 44,9%) e 18 e 19 anni (il 32,3%), in prevalenza maschi (il 72,6%), provenienti dagli Istituti tecnici (il 62,3%). Rilevante la percentuale di iscritti con diploma liceale (21,3%).
Un dato interessante è relativo ai fuori sede: il 13,3% degli iscritti risiede in una regione diversa rispetto a quella della sede del percorso.
“Gli Istituti Tecnici Superiori – ha commentato il Ministro nel corso della presentazione dei dati – rappresentano un segmento relativamente giovane del nostro sistema formativo, che ha già dimostrato di essere una punta di eccellenza: il numero degli iscritti a queste realtà aumenta di anno in anno, a testimonianza dell’alta qualità dell’offerta formativa e della garanzia di un quasi immediato ingresso nel mondo del lavoro. Come Governo sosteniamo convintamente queste istituzioni: il nostro Paese ha bisogno di tecnici qualificati in grado di inserirsi nei settori strategici del sistema economico-produttivo”.
In questi giorni Bussetti ha anche firmato il decreto che stanzia 32 milioni di euro (10 in più rispetto allo scorso anno) che le Regioni potranno destinare al fondo per il finanziamento degli ITS.
“Con queste risorse – ha concluso il Ministro – saranno circa 3.000 i giovani in più che, terminata la Scuola secondaria di secondo grado, potranno accedere agli Istituti Tecnici Superiori. Il nostro obiettivo è far sì che ciascun ragazzo trovi la propria strada. E costruire un legame tra formazione e lavoro”.
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