Claudia Bonari, esperta di privacy e di diritto delle nuove tecnologie, Fellow dell’Istituto dal 2016, assume questo incarico con soddisfazione: “Sento una grande responsabilità nel prendere le redini del CNAC. Occuparsi di cyberbullismo, oggi, in Italia, vuol dire occuparsi delle nuove generazioni connesse on line, delle loro difficoltà e del loro frequente disorientamento sul piano legale e valoriale. Con il CNAC vogliamo aiutare le vittime e i loro famigliari, ma anche gli stessi cyberbulli, a orientarsi su come evitare abusi e come ‘uscirne fuori’ da una prospettiva giuridica. Continueremo e intensificheremo le collaborazioni con il MIUR, il Garante e i grandi operatori del web, per essere sempre più efficaci nel contrasto a questi fenomeni e per l’educazione al rispetto reciproco on line”.
“Sono sicuro – dichiara l’avvocato Luca Bolognini, presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy – che la nuova coordinatrice del CNAC ne potenzierà ancora maggiormente il raggio d’azione. Abbiamo partner strategici come Facebook, Google, Microsoft e altri grandi stanno arrivando, i tavoli e dialoghi istituzionali, in primis col MIUR e con il Garante Privacy, sono pragmatici e guardano ai risultati, agli obiettivi. Importanti studi legali italiani e internazionali ci sostengono con consulti pro bono alle vittime. Il circolo è virtuoso e mi aspetto un 2019 di conferme e di belle sorprese”.
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