Il primo giorno dell’anno scolastico all’Istituto San Vincenzo, scuola paritaria di Catania, zona Monserrato, è stato caratterizzato, come negli anni precedenti, dall’originale cerimonia di accoglienza dei docenti che si è conclusa con la consegna del Progetto educativo, del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, del calendario scolastico accompagnati dall’omaggio di una rosa, da parte del preside Giuseppe Adernò, il quale continua la preziosa opera delle Figlie della Carità, con un gruppo di bambini di scuola dell’infanzia e primaria.
L’aver messo al centro dell’attività didattica la crescita armonica del bambino, qualifica il progetto della scuola paritaria che ha creato uno stile di serenità e di armonia che rendono gioiosa la permanenza a scuola dei bambini e rassicurano i genitori che affidano i piccoli a docenti qualificati e attenti alla crescita e allo sviluppo di ciascuno.
L’Istituto, che offre anche un servizio scolastico pomeridiano con refezione e attività di assistenza allo studio pomeridiano, da lunedì a venerdì, offre un qualificato servizio a tutti bambini della città, accogliendoli il sabato mattina con il progetto “Cantieri educativi”, assicurando ai genitori che lavorano un’assistenza ludica e didattica il sabato, quando quasi tutte le scuole statali sono chiuse.
Il Collegio dei Docenti ha introdotto in maniera sperimentale l’insegnamento dell’Educazione Civica in tutte le classi e continuerà il progetto didattico del Consiglio Comunale dei Ragazzi, che consente ai piccoli di sentirsi cittadini attivi e partecipi alla ricerca del bene comune.
Particolare attenzione viene riservata all’educazione ambientale mediante il progetto “scuola natura” coordinato da Ivan Rizzotto e consente ad un gruppo di bambini di poter fare esperienza di contatto diretto con la natura nella fattoria della famiglia Grimaldi.
Il servizio, l’accoglienza dei bambini anche con difficoltà e alcuni bambini di colore, qualificano l’azione educativa dell’Istituto che mantiene la nobile tradizione della Casa di Carità, segno e testimonianza della pastorale intuizione del Card. Benedetto Dusmet, della generosa liberalità della baronessa Anna Zappalà e all’attivo dinamismo di Suor Anna Cantalupo, madre dei poveri.
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