Cosa strana del “nuovo” esame, che si celebra ormai da 15 anni, è già il fatto che: la prima prova in Italiano (con le sue 4 tipologie e sette opzioni) presenta dei testi ardui uguali per tutti i tipi di istituti scolastici, in-di-stin-ta-men-te, siano essi classici o professionali. Ma ancora più curioso è il fatto che molti docenti chiamati a fare da presidenti o commissari negli istituti della cultura artistica non conoscano bene i meccanismi dello svolgimento delle prove scritto-grafiche, né della seconda che della terza prova. 1. La SECONDA PROVA: “Per gli esami nei licei artistici e negli istituti d’arte lo svolgimento della seconda prova continua, con esclusione del sabato, nei due giorni feriali seguenti per la durata giornaliera indicata nei testi proposti”. (Art. 12 c. 7 delle OM che da 15 anni si ripete identico). Quindi la seconda prova dura 3 giorni di 6 ore per ciascun giorno. E dunque per quest’anno: Giovedì 19 Giugno, Venerdì 20 Giugno (Sabato riposo “ebraico”, Domenica riposo “cristiano”), e Lunedì 23 terzo giorno conclusivo per tutti della prova scritto-grafica che prevede anche una relazione scritta sull’iter metodologico seguito dal candidato nello svolgimento del tema assegnato. E meno male (o peccato!) che ormai dal 2008 questa prova non si fa più in 5 giorni di 6 ore ciascuno, essendo stati tolti i due giorni destinati al laboratorio per la realizzazione del progetto in scala proposto dal ministero. 2. LA TERZA PROVA. A differenza di tutti gli altri tipi di Istituti, nell’Istruzione Artistica la terza prova NON si svolge può fare Lunedì 23 Giugno per ovvi motivi di calendario e NON si tratta necessariamente di un quizzone. “Per i licei artistici e gli istituti d’arte le relative commissioni definiscono collegialmente la struttura della terza prova scritta entro il giorno successivo al termine della seconda prova scritta (cioè Martedì 24 Giugno). La terza prova scritta inizia il giorno successivo alla definizione della struttura della prova medesima (cioè si deve svolgere Mercoledì 25 Giugno e può durare anche 6-8 ore per una significativa produzione scritto-grafico-artistica. Altro che un questionario di 40-60 minuti!). 3. LA SECONDA E TERZA PROVA DI ESAME SONO FORTEMENTE LEGATE. Come dice la normativa in vigore: “Nei LICEI ARTISTICI, al fine di accertare in particolare le capacità di integrazione e applicazione dei linguaggi plastico-visuali ad una problematica architettonica, può essere richiesto lo sviluppo di un progetto anche attraverso la lettura, l’analisi e la interpretazione grafica dei caratteri compositivi, stilistici, costruttivi di un’opera o di un complesso monumentale. La formulazione della proposta deve prevedere anche la trattazione, in forma sintetica, del contesto culturale, storico e sociale entro cui l’opera si pone. In relazione alla specificità dei piani di studio la trattazione è integrata da quesiti attinenti alle discipline dell’ultimo anno, eventualmente non incluse nella traccia assegnata”. (Art. 2 c.2 del DM n.429/2000). “Negli ISTITUTI D’ARTE è richiesta una produzione, a carattere scritto-grafico, intesa ad accertare le capacità di argomentare e motivare il processo progettuale seguito nella seconda prova scritta, anche sotto il profilo storico, culturale, socio-economico, tecnologico e artistico. Il progetto assegnato è integrato da quesiti inerenti le discipline dell’ultimo anno”.(Art.2 c. 3 del DM n.429/2000).
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