La quarta gamba del sistema di istruzione, quella regionale, a Trento già da alcuni anni porta fino all’esame di maturità.
La Provincia autonoma ha sempre investito nel canale della Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), non solo col rilascio di qualifiche triennali. Già dal 2005 ha istituito i diplomi professionali a conclusione del quarto anno. E nel 2013 ha sottoscritto l’Intesa col Miur per consentire agli studenti che hanno conseguito il diploma quadriennale di sostenere anche l’esame di stato, per conseguire il diploma di maturità ed avere accesso all’Università.
Il canale della IeFP è diffuso su tutto il territorio trentino e coinvolge il 24% dei giovani che alla fine della scuola secondaria di primo grado scelgono questo percorso.
Raccontiamo la storia di successo dello studente Davide Busana, di Castello Tesino (TN), che passo dopo passo ha ottenuto prima la qualifica di “Operatore di gastronomia e arte bianca”, poi il diploma quadriennale di “Tecnico dei servizi”, indirizzo di cucina regionale, e infine il diploma di maturità con un bel 100.
Dopo la terza media, hai scelto il canale della IeFP: quale percorso e perché?
Dopo il diploma di terza media ho scelto di proseguire gli studi presso l’istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Levico Terme. Questa scelta è stata fatta in piena autonomia, senza la minima pressione da parte della mia famiglia (che pure si occupa di ristorazione da ormai due generazioni) e contro il parere dei professori delle medie. La mia passione per il mondo della gastronomia era già predominante. Così ho scelto la qualifica di “Operatore di gastronomia e arte bianca”, per diventare cuoco. A Trento il percorso si articola in un triennio di formazione per conseguire la qualifica di “Operatore dei servizi” con specifica articolazione in gastronomia, sala e vendita, arte bianca. Il monte ore previsto è suddiviso in una parte teorica e una parte pratica, la cui quota aumenta nel corso degli anni formativi.
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Dopo la qualifica, hai continuato col quarto anno: come si è svolto?
In seguito alla qualifica ci sono numerosi sbocchi. La scelta prevalente rimane il lavoro, anche se a parer mio a sedici anni il percorso di istruzione è ancora insufficiente per dar vita a dei professionisti di successo. È quindi necessario proseguire il percorso con l’iscrizione ad un quarto anno formativo, incentrato sull’elevata professionalizzazione degli allievi. Il diploma che si consegue è quello di “Tecnico dei servizi”, che in Trentino ha quattro indirizzi: Arte bianca e cucina moderna presso l’istituto di Rovereto, cucina regionale italiana e servizi sala e vendita a Roncegno (Istituto di Levico Terme). Personalmente ho scelto l’indirizzo di cucina regionale. Altre tipologie di quarto anno sono attivate presso i centri E.N.A.I.P., dislocati in tutto il territorio, con indirizzi analoghi a quelli dell’Istituto Alberghiero Trentino. La funzione del quarto anno è quella di preparare i giovani professionisti ad un alto livello di servizio, necessario per fare esperienza in hotel di lusso e ristoranti di classe.
E hai continuato anche col quinto anno. Come è strutturato nella Provincia autonoma di Trento?
Il quinto anno per il Tecnico dei servizi in Provincia di Trento è disponibile presso il C.F.P. E.N.A.I.P. di Tione e Riva del Garda, con sede principale a Tione di Trento. É un anno di preparazione pensato appositamente per questo canale di IeFP ed è attivo in regione da circa tre anni. Le modalità di accesso sono quelle di un vero e proprio concorso pubblico, con test selettivo di italiano e matematica. Quest’anno su 85 candidati, 30 sono stati gli ammessi. La struttura del quinto anno è orientata sulle materie richieste all’Esame di Stato, e per il settore enogastronomia e ospitalità ci sono due materie di indirizzo: scienze dell’alimentazione e Tecniche amministrative dell’impresa ricettiva. Altre discipline sono letteratura, storia, matematica e lingua inglese. Alla fine del quinto anno C.A.P.E.S. (Corso Annuale in Preparazione all’Esame di Stato), il titolo conseguito è quello del Diploma di Stato, il quale dà accesso all’Università e ad altri percorsi di Alta Formazione Professionale.
E adesso, conseguito un bel 100, hai ancora voglia di proseguire gli studi andando all’Università?
Una mia futura aspirazione è senz’altro quella di proseguire con l’Università. Attualmente però sono orientato verso il percorso di Alta Formazione Professionale. Gli sbocchi universitari più adatti per un ragazzo che ha fatto la scuola alberghiera sono Scienze e tecnologie alimentari e Scienze gastronomiche, con possibilità di laurearsi in Italia e all’estero. Ma si può comunque iscriversi a qualunque facoltà. Le modalità di accesso sono prevalentemente costruite attorno al test d’ingresso, ma ci sono anche università con accesso libero.
Devo infine considerare che la mia formazione è stata per me motivo di grandi soddisfazioni, tali che forse, se avessi intrapreso un altro percorso, non avrei vissuto.
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