Nel corso del corrente anno scolastico, a causa dei timori derivanti dall’emergenza pandemica da Covid-19, sono state numerose le richieste di istruzione parentale, altrimenti nota anche con il termine inglese “homeschooling”.
Ad anno scolastico che volge al termine, tali alunni saranno chiamati alla verifica finale del livello di apprendimento raggiunto. Vediamo come.
Va detto, preliminarmente, che in caso di istruzione parentale, i genitori dello studente, ovvero coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, sono tenuti a presentare annualmente la comunicazione preventiva al dirigente scolastico del territorio di residenza. Questi studenti sostengono annualmente l’esame di idoneità per il passaggio alla classe successiva in qualità di candidati esterni presso una scuola statale o paritaria, fino all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. La scuola che riceve la domanda di istruzione parentale è tenuta a vigilare sull’adempimento dell’obbligo scolastico dell’alunno.
Per gli alunni in istruzione parentale è previsto annualmente un esame di idoneità per verificare l’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
Per gli alunni della scuola primaria, l’esame di idoneità consiste in una prova scritta sulle competenze linguistiche, una prova scritta sulle competenze logico matematiche e in un colloquio.
Per gli alunni della scuola secondaria di primo grado l’esame si articola nelle prove scritte di italiano, matematica e inglese, e in un colloquio pluridisciplinare.
I candidati sostengono le prove su tutte le discipline comprese nel piano di studi delle classi che precedono quella a cui il candidato vuole accedere.
Con l’esame integrativo, lo studente già iscritto a una scuola secondaria di secondo grado, può ottenere il passaggio a scuole di diverso percorso, indirizzo, articolazione, opzione. Le prove vertono sulle discipline, o parti di discipline, della scuola di destinazione che non trovano corrispondenza nel corso di studio di provenienza.
Il decreto ministeriale 5 dell’8 febbraio 2021 definisce I requisiti di ammissione e modalità di svolgimento per gli esami di idoneità nel primo ciclo di istruzione e i requisiti di ammissione, commissioni e prove d’esame per gli esami di idoneità nella scuola secondaria di secondo grado e per gli esami integrativi nella scuola secondaria di secondo grado.
Al comma 1 art. 3 del succitato decreto è detto che “I genitori degli alunni o coloro che esercitano la responsabilità genitoriale presentano, entro il 30 aprile di ciascun anno, la richiesta di sostenere l’esame di idoneità al dirigente dell’istituzione scolastica statale o paritaria prescelta, unitamente al progetto didattico-educativo seguito nel corso dell’anno. L’istituzione scolastica accerta l’acquisizione degli obiettivi in coerenza con le Indicazioni nazionali per il curricolo.”
Il passaggio sancisce l’autonomia progettuale dei genitori nel campo dell’apprendimento.
Al comma 6 dell’art. 2 si sancisce un concetto di grande importanza per l’istruzione parentale: “Gli alunni in istruzione parentale sostengono annualmente l’esame di idoneità per il passaggio alla classe successiva, presso una istituzione scolastica statale o paritaria, ai fini della verifica dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione.”
Il comma 10 art. 10 del DM n 5/21 asserisce che : “Le prove d’esame sono predisposte dalla commissione tenendo a riferimento il progetto didattico-educativo di cui al comma 1 nonché, nel caso di alunni con disabilità o disturbi specifici di apprendimento, il piano didattico personalizzato, laddove presente.”
Le prove dell’esame di idoneità si svolgono in una sessione unica nel mese di giugno. Le prove degli esami di idoneità vertono sui piani di studio delle classi per le quali i candidati non siano in possesso di promozione o di idoneità.
La commissione per l’esame di idoneità a classi della scuola primaria o alla classe del primo anno della scuola secondaria di primo grado è composta da due docenti designati dal dirigente scolastico, mentre la commissione per l’esame di idoneità alle classi seconda e terza della scuola secondaria di primo grado, presieduta dal dirigente scolastico o da suo delegato, è composta da un numero di docenti corrispondente al consiglio di classe tipo della scuola, designati dal dirigente scolastico.
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