I lettori ci scrivono

Istruzione per adulti, negata opportunità in provincia di Viterbo

Il Prof. Daniele Scalet, referente del Corso serale indirizzo AFM attivo presso l’IIS “V:Cardarelli” di Tarquinia, si rammarica profondamente per la mancata attivazione del corso per adulti nella cittadina laziale.

Lettera del Prof.Danile Scalet

“Abbiamo creduto, atteso ed infine sperato che con venti iscritti a giugno, così come avvenuto negli scorsi anni, ci venisse accordata un’altra classe del corso per adulti attivo presso il nostro Istituto. Così non è stato e quest’anno avremo solo la classe quinta, corrispondente al terzo periodo dei percorsi di secondo livello; forse potrebbe essere la fine di questa entusiasmante esperienza che unisce il “mondo degli adulti” (del lavoro) a “quello dei ragazzi” (della scuola).

La grande rivoluzione dell’istruzione degli adulti avviata con il D.P.R. 263/2012 e con le norme attuative del 2015 ha portato alla nascita dei C.P.I.A. e del loro rapporto con le scuole superiori dove attivare i percorsi di secondo livello. Considerare le competenze che un adulto acquisisce nella vita, non solo i titoli “ufficiali”, creare percorsi formativi individuali e firmare un Patto Formativo costituiscono il cardine di questa rivoluzione che offre al cittadino, in una “società in formazione”, migliori opportunità di promozione del suo ruolo sociale e professionale in quello che oggi definiamo “diritto di cittadinanza”.

Il mondo della scuola, spesso individuato anche come risorsa per un’infinità di educazioni, da quella sessuale a quella stradale passando per la lotta al bullismo o alla droga, in verità negli ultimi anni assiste alla costante riduzione delle risorse e il Governo giallo verde, infine, ha imposto tagli sistematici in tutti i territori. La provincia di Viterbo, nello specifico, oltre alle classi pollaio o in sovrannumero con la presenza di ragazzi diversamente abili o per aule inadeguate a contenere un gran numero di studenti rispettando la legge quadro per la sicurezza, ha dovuto tagliare ben sei classi. Tra questi tagli rientra anche quello della nostra classe del corso serale.

Bene,  come referente del “corso serale” dell’IIS V.Cardarelli di Tarquinia vorrei “ringraziare” questi politici e burocrati che hanno negato questa possibilità ai nostri venti iscritti al secondo periodo (classe quarta) e a quanti sarebbero tornati ad avvicinarsi di nuovo al mondo della scuola. Forse, negare questa opportunità ad un intero territorio, permetterà di rimpinguare i numeri delle varie scuole private che accorciano, a volte con espedienti e un lauto onorario, il percorso formativo intrapreso. Noi sconti non li facciamo, la scuola serale è statale, gratuita, aperta a tutti, inclusiva e per di più professionale!

Invito quindi tutti i cittadini interessati, ma soprattutto le istituzioni territoriali che li rappresentano (Comuni, sindacati, associazioni di categoria…) a denunciare questi tagli alla scuola pubblica e a portare avanti qualsiasi iniziativa volta a ripristinare questo servizio con la creazione della classe quarta del corso serale a Tarquinia”.

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