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Istruzione per gli alunni malati e “scuola in strada”

Il Ministero della Pubblica Istruzione ha siglato con il Ministero della Sanità e con quello per la Solidarietà Sociale un protocollo d’intesa per la tutela dei diritti alla salute, al gioco, all’istruzione ed al mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei cittadini di minore età malati.
In questo quadro, il Ministero della Pubblica Istruzione si impegna a promuovere, in accordo con le organizzazioni sindacali, iniziative di formazione specifica per il personale docente utilizzato e a considerare la scuola in ospedale tra gli interventi prioritari previsti in applicazione della legge 440/97 relativa all’ampliamento dell’offerta formativa.
In presenza di un significativo numero di minori ospedalizzati, saranno istituiti corsi di studio per le scuole di ogni ordine e grado. Andranno inoltre garantite forme di istruzione domiciliare per tutelare il diritto allo studio dei bambini e degli adolescenti che, anche se non ricoverati in strutture ospedaliere, dovranno assentarsi da scuola per almeno 30 giorni, a causa di una grave patologia in atto. Per rendere possibili questi interventi, il Ministero si impegna a fornire personale docente ed Ata nei limiti delle dotazioni organiche provinciali.
Il Ministero della Sanità si prefigge, innanzitutto, di definire insieme alle Regioni un programma di specifici interventi, da realizzarsi con le Aziende sanitarie locali e con le Aziende ospedaliere, per garantire attrezzature e locali idonei allo svolgimento dell’attività didattica e ludica, oltre che ogni utile supporto logistico per strumenti telematici e tecnologici che possano favorire l’istruzione a distanza. Tra gli impegni assunti, anche quello di fornire informazioni e misure di carattere profilattico a tutela sia dell’alunno malato che dei docenti utilizzati nonché un’adeguata collaborazione, da parte del personale medico, al fine della formazione e dell’aggiornamento – in relazione alle conoscenze mediche e psicologiche utili all’attività didattica – degli insegnanti impegnati in ospedale.
Per favorire il coordinamento necessario alla realizzazione degli interventi previsti dal protocollo, le strutture scolastiche e quelle dei nosocomi costituiranno appositi Comitati operativi "scuola-ospedale" formati da rappresentanti di entrambi i settori.
Il Ministero per la Solidarietà Sociale, a sua volta,  intende proporre alle Regioni e agli Enti locali impegnati nell’applicazione della legge 285/97 di riservare, avvalendosi delle risorse finanziarie previste dalla stessa legge 285 e nei limiti delle rispettive disponibilità, una particolare attenzione alla necessità di promuovere una progettazione integrata di interventi a garanzia dei diritti dei minori ricoverati in ospedale o costretti a lunghi periodi di degenza domiciliare.
Con il Ministero della Solidarietà Sociale, il Dicastero di Viale Trastevere ha recentemente sottoscritto anche un altro accordo, riguardante l’esperienza della scuola "in strada" e nelle zone a rischio, che prevede interventi mirati all’istruzione, alla socializzazione (anche attraverso percorsi di integrazione) e alla tutela dei diritti fondamentali dei cittadini di minore età, italiani e stranieri. Il Ministero della Pubblica Istruzione si prefigge di fornire i supporti professionali per tutte le esperienze integrate di "scuola in strada" volte al recupero personale, scolastico e formativo di minori che vivono in contesti e situazioni familiari ed ambientali di grave rischio.
Entrambi i protocolli d’intesa hanno durata biennale a decorrere dal 27 settembre 2000 (data in cui sono stati firmati) e se non sussisteranno obiezioni da parte dei Ministeri interessati si intendono rinnovati per i successivi due anni.                                                                                        

Andrea Toscano

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