Sono tre i pareri che il CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) ha espresso nell’ultima seduta del 4 dicembre.
Ne danno notizia Flc-Cgil e Cisl-Scuola i cui rappresentanti presenti nel Consiglio hanno votato a favore degli schemi di decreto presentati dal Ministero.
Un primo decreto riguarda le “Linee guida per la semplificazione in via amministrativa degli adempimenti necessari per i passaggi tra i percorsi di istruzione professionale e i percorsi di istruzione e formazione professionale”.
“Il provvedimento – commenta la Flc – prevede per i ragazzi la possibilità di agevolare il passaggio tra i percorsi di studi, rendendo effettivo il processo di ri-orientamento, anche nell’ottica di contrastare l’abbandono scolastico e la dispersione. Infatti, le Linee guida esplicitano modalità per il riconoscimento reciproco dei percorsi delle studentesse e degli studenti nell’ambito della IP e IeFP, con l’indicazione di un processo che coinvolge i due sistemi”.
Sullo schema di decreto in materia di “Linee guida per lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione per la filiera tecnica e professionale” Cisl Scuola segnala che il CSPI ha espresso “parere favorevole (all’unanimità), a condizione che si realizzi l’effettiva partecipazione di tutti gli studenti, indipendentemente dalle condizioni economiche delle famiglie, prevedendo risorse specifiche e finalizzate a garanzia del generale diritto all’istruzione”.
La stessa Cisl sottolinea come il CSPI abbia evidenziato che “l’intero processo dovrebbe essere accompagnato da investimenti strutturali e ordinari ai fini della formazione e di un utilizzo coerente del personale per lo svolgimento di ore di compresenza”.
Per quanto concerne il terzo e ultimo schema di decreto che detta disposizioni al fine di garantire il corretto funzionamento del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore nel momento di passaggio dalla legge 99/2022 alla fase attuativa, entrambi i sindacati si trovano d’accordo nel rilevare come il provvedimento attui un adeguato riordino della materia con una puntuale e utile correlazione tra le attività di monitoraggio e il riparto delle risorse del Fondo per l’istruzione tecnologica superiore.
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