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“IT e Scienza: le opinioni e i vissuti delle giovani donne”

L’indagine pilota dà avvio al progetto “IT e Scienza: le opinioni e i vissuti delle giovani donne”,che si prefigge di indagare le ragioni che sono alla base del difficile rapporto tra donne e scienza, a partire dalle percezioni e opinioni di studenti e studentesse.
L’asimmetria di genereè subito evidente rispetto all’interesse dichiarato verso i corsi universitari. Gli intervistati si distribuiscono sostanzialmente in due gruppi: ingegneria, fisica e chimica e, in misura più contenuta, matematica, economia e statistica attraggono molto più i ragazzi delle ragazze, che invece si orientano per la maggior parte verso discipline umanistico-letterarie (psicologia, sociologia, lettere e lingue) seguite da giurisprudenza e medicina. Trasversali al genere, risultano essere biologia, ingegneria biomedica, architettura, storia e filosofia.
Ma quale sono i motivi di una così netta separazione? La questione è complessa se si pensa all’assenza di pregiudizi nei confronti delle materie scientifiche che si riscontra a quell’età. Dalle risposte degli intervistati, infatti,la matematica è considerata una sfida e uno stimolo per l’intelligenza (per il 73,7% dei ragazzi e per il 76,7% delle ragazze) e, di conseguenza, fonte di soddisfazione (82,4% delle risposte maschile e 91,4% di quelle femminili). Il punto nodale sembra risiedere nella percezione associata alla disciplina: alla matematica si rimprovera una certa sterilità soprattutto da parte delle ragazze, che la considerano una materia che ha poco a che fare con la ricchezza culturale e la possibilità di esprimere se stessi.      
I sedicenni intervistati hanno le idee piuttosto chiare circa le scelte post diploma: pochi gli indecisi e netta la propensione femminile al proseguimento degli studi (il 79% a fronte del 69% dei colleghi maschi). Le scelte formative risultano essere influenzate dalle aspirazioni lavorative: sia per i ragazzi che per le ragazze la professione desiderata è spesso immaginata anche come occasione di movimento, viaggio, autonomia. Un dinamismo però che deve essere accompagnato dalla sicurezza economica e dalla coerenza di un percorso professionale. Le differenze di genere si palesano rispetto alla maggiore attenzione femminile verso gli aspetti relazionali ed espressivi del lavoro, contrariamente al maggiore pragmatismo dei loro colleghi maschi.   
Computer ed internet sono di utilizzo quotidiano per gli intervistati di entrambe i sessi. Da fruitori passivi, oggi i giovani arricchiscono la “rete” di propri contenuti. Mentre per i ragazzi il computer è uno strumento “in sé”, le ragazze lo considerano uno strumento “per”: per entrare in contatto, per esprimersi, per comunicare. I maschi invece sembrano avere con il computer un rapporto molto più improntato allo sviluppo della dimensione tecnologica. 
La ricerca “IT e scienza” rientra nel piano di attività di futuro@lfemminile, il progetto di Microsoft Italia per le donne, realizzato in collaborazione con Accenture e Hewlett-Packard Italiana, che vuole valorizzare il contributo che la tecnologia può dare nell’aiutare le donne ad esprimere il loro potenziale. Tutti i contenuti e gli aggiornamenti delle attività del progetto sono consultabili sul sito internet http://www.futuroalfemminile.it/
Redazione

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