Le culture di Italia e Cina saranno sempre più vicine grazie agli studenti: a seguito del crescente interesse dei giovani cinesi per il sapere scientifico e umanistico prodotto in Italia, la Crui, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, ha avviato il progetto "Marco Polo". Si tratta di un’iniziativa di scambi di studi, culture e saperi che nei prossimi anni si prefigge di far giungere nel nostro paese almeno duemila giovani cinesi. Al progetto, sostenuto anche da Confindustria e coordinato da Pier Ugo Calzolari, delegato per le relazioni internazionali della Crui e rettore dell’Università di Bologna, saranno inizialmente interessati tutti gli studenti cinesi che desiderino iscriversi ad una delle 24 Università italiane che hanno aderito al programma: due uffici di coordinamento, uno in Cina e uno in Italia, permetteranno ai giovani orientali di avere tutte le necessarie informazioni per raggiungere il nostro paese ed in particolare i poli accademici che aderiscono all’iniziativa.
Gli uffici daranno informazioni sui corsi di studio, sulle misure di accoglienza disponibili nei vari atenei e sui corsi di lingua e cultura italiana, sugli alloggi per studenti e ricercatori. Per i giovani studiosi cinesi sono previsti corsi intensivi di lingua italiana, opportunità di ricerca nei poli di eccellenza e tirocini in aziende italiane. Un utile supporto per comprendere i dettagli dell’iniziativa viene offerto attraverso il sito internet del progetto (www.crui.it/marcopolo , cliccabile da "Ulteriori approfondimenti"): via on-line gli studenti cinesi diplomati, ma anche dottorandi, ricercatori, stagisti, e giovani appartenenti a rappresentanze diplomatiche, potranno organizzare al meglio il loro soggiorno in Italia. Il sito internet è strutturato in tre lingue (italiano, inglese e cinese) e raccoglie informazioni utili su tutte le Università che partecipano al progetto fornendo notizie di base sul funzionamento della struttura accademica italiana.
La presentazione ufficiale agli studenti cinese del progetto è avvenuta in occasione del "China International Education Exhibition Tour 2005", la più importante fiera cinese dell’istruzione superiore svoltasi dal 26 febbraio al 6 marzo nelle città di Pechino, Qingdao e Shangai. "L’iniziativa – fa sapere la Crui – vuole rendere ancora più forte il patrimonio di scambi culturali, sociali ed economici tra Italia e Cina, contribuendo al consolidamento di un sistema di relazioni tra i due paesi: con questo progetto si è avviato un importante canale di interlocuzione accademica tra i due Paesi".
In questo primo frangente sono stati già diversi i settori di studio italiani che hanno interessato i giovani cinesi: a Pechino si predilige il disegno industriale, l’economia politica e agraria, mentre a Quingdao, porto industriale di antica colonizzazione tedesca, si è registrato un’attenzione più trasversale rispetto alle discipline. Più concentrata sulla tradizione tipicamente italiana la curiosità degli studenti di Shanghai: dalla musica operistica alle nuove tecnologie a disposizione dell’arte, del restauro, del disegno industriale e della moda.
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