Categorie: Politica scolastica

Italia e Finlandia: sistemi non confrontabili

Molto spesso si parla della scuola finlandese e la si porta ad esempio come modello da imitare. Ma è davvero possibile fare un raffronto fra il nostro sistema di istruzione e quello finlandese? A parere di chi scrive il paragone è del tutto improprio, anzi per la verità quasi impossibile.
Come raffrontare i sistemi di due Paesi che nulla hanno in comune?
Intanto ci sono di mezzo i numeri: Italia e Finlandia hanno all’incirca la stessa estensione, ma la popolazione del nostro Paese è di circa 60milioni di abitanti, quella finlandese di 5milioni. La nostra capitale ha 3milioni di abitanti, quella di Helsinki 600mila (tutti gli abitanti della capitale finlandese troverebbero agevolmente posto al Circo Massimo di Roma).
Il territorio finlandese effettivamente abitato è molto omogeneo, l’Italia si estende per almeno 10 gradi di latitudine senza considerare le isole a sud della Sicilia (Bolzano sta a 46° e 30’ di latitudine, Ragusa a 37°); e anche in larghezza non si scherza tanto che, causa dei 15 gradi di differenza di longitudine quando a Ventimiglia il sole tramonta a Lecce è già buio
Se poi veniamo ai dati numerici relativi alla popolazione scolastica ci rendiamo conto che i due sistemi non possono in alcun modo essere messi a confronto: gli alunni delle scuole italiane (non contiamo l’Università) sono più di 7milioni, quelli della Finlandia 700mila. Nel Paese di Babbo Natale ci sono 70mila insegnanti, assai di meno di quanti ce ne sono in provincia di Milano.
In Italia gli alunni stranieri rappresentano ormai il 10% dell’intera popolazione scolastica; in Finlandia, se si eccettuano forse i figli degli ambasciatori, non esistono studenti stranieri. 
Senza dimenticare che nel nostro Paese ci sono 40mila sedi scolastiche, in Finlandia il Ministro dell’Istruzione – con un po’ di buona volontà – potrebbe addirittura visitarle tutte nel giro di un paio di anni.
Insomma, governare il nostro sistema di istruzione è infinitamente più difficile e complicato. Le dimensioni sono del tutte diverse e i contesti non sono paragonabili.

Reginaldo Palermo

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