Categorie: Didattica

Italia e Svizzera hanno obiettivi linguistici differenti

In Italia si intensificano le problematiche didattiche sul CLIL (Content and Language Integrated Learning), che nato nel 1994 rappresenta un approccio didattico di tipoimmersivo, finalizzato alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in linguastraniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari. A tal proposito nelle nostre scuole assistiamo a tre tipologie di CLIL:

  1. lo stesso insegnante: è il caso degli insegnanti che hanno la doppia abilitazione in una lingua straniera e in una disciplina e quindi possono portare avanti l’insegnamento veicolare da soli nella scuola secondaria di primo e secondo grado, ma i casi in cui accade questo sono rari; nella scuola primaria non esiste il problema perché l’insegnante può coprire i due ambiti;

  2. due insegnanti diversi: CLIL con prevalenza della lingua, quando l’insegnante di lingua straniera guida esercitazioni su contenuti disciplinari che sono già stati acquisiti ed ora vengono applicati in lingua straniera;

  3. due insegnanti in compresenza: CLIL con prevalenza della disciplina, quando l’insegnante di lingua straniera si limita a creare delle condizioni affinché i contenuti della disciplina vengano acquisiti senza che la lingua sia un problema attraverso delle attività di semplificazione, per rendere l’input comprensibile;

In Svizzera, invece, un curioso annuncio, finalizzato a potenziare l’attività di intelligence della Fedpol ( polizia federale ), per riuscire a infiltrare le cosche calabresi operanti nel territorio elvetico, comparso in alcune facoltà di lettere, recita così: “Cerchiamo qualcuno con competenze linguistiche in questo ambito o che sia d’origine calabrese”. Si richiedono, inoltre, competenze informatiche, senso di responsabilità e di confidenzialità. I candidati verranno, inoltre, sottoposti a un accurato esame di sicurezza, prima di venire ingaggiati come dipendenti dello Stato, a 75 franchi all’ora, ovvero circa 60 euro. Il portavoce della Fedpol ha spiegato che il dialetto calabrese è ritenuto uno dei più ostici dagli stessi italofoni e per questo motivo sono dovuti ricorrere a esperti esterni.

Aldo Domenico Ficara

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