Attualità

Italia patria del Rinascimento e dell’arte, ma per Calenda ha un popolo di ignoranti. Nel digitale oltre la metà non ha competenze

“Eravamo talmente occupati a parlare di fascisti e comunisti che non ci siamo accorti che stavamo diventando ignoranti, che era molto peggio che essere fascisti o comunisti”. A dirlo è stato il leader di Azione Carlo Calenda., durante una visita il 3 settembre al Museo dell’Auto di Torino.

Tornando a parlare dell’importanza della formazione, Calenda ha detto che “siamo diventati un Paese in cui nessuno frequenta più un evento culturale, solo la Grecia fa peggio di noi. La patria del Rinascimento, della cultura, della storia, dell’arte, della meccanica, del design… Come è successo che abbiamo perso tutto questo? È successo perché eravamo troppo occupati a parlare di fascisti e comunisti, ora invece occorre ricostruire l’istruzione”.

Investire su scuola e sanità

“Il nostro programma è molto semplice – ha aggiunto il numero uno di Azione – dare attuazione al Pnrr, non fare promesse ma realizzare le cose che servono, e fare le cose che rendono questo Paese sano, come investire sulla sanità e sull’istruzione“.

E ancora: “Noi vogliamo un Paese normale, serio perché normale, che investe sulle cose che lo rendono più competitivo, più giusto e più sicuro”, ha concluso Calenda.

Sul digitale solo il 46% ha competenze di base

La mancanza di preparazione culturale degli italiani riguarda anche le nuove tecnologie digitali. Uno studio ‘Verso un New Deal delle Competenze in ambito agricolo e industriale’ realizzato da Ambrosetti con Philip Morris Italia e presentato a Cernobbio, ha rivelato che il nostro Paese si posiziona terz’ultimo in Europa, con appena il 46% della popolazione adulta con competenze digitali di base.

Tre sono le proposte chiave fatte per lanciare un ‘nuovo corso’ delle competenze per la manifattura e per l’agricoltura intelligente.

La prima è ridare centralità all’istruzione tecnico-scientifica; la seconda incentivare la formazione continua; la terza definire obiettivi quantitativi concreti sulla formazione 4.0. “Le competenze sono un fattore strategico per la competitività e la produttività del Paese e delle aziende. Lavorarci richiede una collaborazione sempre più stretta tra tutti gli attori del territorio”, ha osservato Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia.

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Black Friday 2024, ondata di sconti per più di una settimana: ecco entro quando approfittare delle offerte

Come abbiamo scritto, è tornato il Black Friday, l'occasione più propizia dell'anno per approfittare di…

22/11/2024

Convegno Nazionale 2024 ANILS – Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere: la scrittura al centro

L’Anils, che ha mosso i primi passi nel 1947 e che da allora propone campagne,…

22/11/2024

L’astensionismo si abbatte anche con l’istruzione

Secondo il radar Swg, che ha studiato gli esiti delle ultime elezioni regionali, scomponendo le percentuali…

22/11/2024

I docenti che criticano con forza la scuola rischiano la sanzione, Fracassi (Cgil): questo codice di comportamento pregiudica la libertà d’espressione

Intervista alla segretaria generale della Flc-Cgil, Gianna Fracassi, a margine di un presidio organizzato il…

21/11/2024

Caso Raimo: un collegio dei docenti della provincia di Varese esprime la propria solidarietà

Con questa mozione, il Collegio Docenti dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Cassano Magnago (Va) intende…

21/11/2024