Servendosi di un software che aggrega i contenuti del web, la redazione di Italia2013, coordinata da Pratellesi e da Riccardo Luna, filtra il flusso di notizie e coinvolge gli utenti a contribuire alla piattaforma. Tutti – con post, tweet e immagini – possono partecipare alla costruzione del racconto collettivo. E infatti lo hanno chiamato citizen journalism.
“Quello che facciamo si chiama content curation”, scrive ancora Pratellesi. Una sorta di “cura dei contenuti”. “Cerchiamo di ricostruire storie a partire da tante fonti non collegate tra loro per offrire al lettore la possibilità di capire cosa è rilevante, facendogli risparmiare tempo prezioso”.
Una comprensione resa più immediata dall’uso di immagini e infografiche. Attraverso cui vedere, per esempio, quanto sono presenti i politici in rete o quali sono i temi più discussi del momento.
Che l’informazione passi dal web lo conferma anche il recente Osservatorio DemosCoop. Internet è una fonte quotidiana di notizie per il 40 per cento degli italiani. E tanti, circa la metà degli internauti, utilizzano la rete per discutere di politica. Discussioni che non restano solo online. Anche offline diventano spunti di confronto con amici, famiglia e colleghi.
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