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Italiani spreconi di cibo: è vero, la scuola ci educhi! In arrivo il kit delle buone pratiche e il premio “Vivere a spreco zero”

Gli italiani, almeno in fatto di alimenti, si rendono conto di essere degli “spreconi”: sono così convinti dello spreco alimentare domestico che praticano che chiedono a gran voce di introdurre un’educazione scolastica sulla materia.

Secondo 7 italiani su 10 (il 68%, erano 6 su 10 nel 2014), quello alimentare è infatti il settore in cui sprecano di più e 6 su 10 ritengono che la sensibilizzazione “anti spreco” deve iniziare dai banchi di scuola. In generale, sulla sensibilizzazione e le buone pratiche, solo il 27% degli italiani ritengono che le scuole si adoperino.

La ricerca

Le percentuali derivano da un’indagine dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg condotta dal 28 al 30 agosto su un campione di 1.500 intervistati, presentata il 3 settembre nel corso del lancio del premio “Vivere a spreco zero” al ministero dell’Ambiente.

“Le ragioni che portano allo spreco – ha detto Maurizio Pessato vice presidente Swg osservatorio di indagine statistica – per il 63% sono il cibo scaduto”, la causa è “un eccessivo acquisto” per il 58%; poi “il troppo cibo cucinato” (43%) e la cattiva gestione del cibo che ammuffisce (51%) o va a male (49%).

La risposta al problema

Come risposta al problema, il presidente di Last Minute Market Andrea Segrè ha annunciato una nuova iniziativa in collaborazione con il ministero dell’Ambiente: “per gli studenti e gli insegnanti delle scuole elementari è in arrivo il kit delle buone pratiche anti spreco”.

Perché “proprio dalla scuola, dove abbiamo un avanzo medio di 90 grammi nel piatto di ogni studente, e di 27 grammi di cibo intatto, abbandonato nelle mense per ogni pasto, deve partire la sensibilizzazione ad una educazione contro lo spreco alimentare”.

Raccolto l’appello dei cittadini

A pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, – spiega Segre’ – raccogliamo l’appello dei cittadini che per il nostro osservatorio (6 su 10) indicano che la scuola debba essere prima fonte di sensibilizzazione e lo rilanciamo perché l’educazione alimentare diventi programma scolastico, e perché l’educazione civica del nostro tempo non sia avulsa dalla sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e dell’educazione ambientale”.

Il Kit, dedicato agli alunni della scuola primaria, dal 10 settembre sarà scaricabile sul sito sprecozero.it. Sono previsti percorsi teorici, visivi e attività ludiche con un manuale di utilizzo da fare a scuola mirate all’educazione alimentare anti spreco. Inoltre sarà possibile scaricare anche il “Diario del giovane investigatore”, un vero e proprio diario che permetterà ai piccoli studenti di indagare cosa succede nel frigo di casa e nella dispensa di famiglia aggiornandolo giorno dopo giorno.

Ecco il premio “Vivere a spreco zero”

Tra le iniziative virtuose contro gli sprechi, c’è anche il ritorno del premio “Vivere a spreco zero”, giunto alla 7/a edizione, con gli Oscar per le buone pratiche concrete e operative dedicato agli enti pubblici, imprese, scuole, associazioni e cittadini: quest’anno l’iniziativa avrà come testimonial l’artista Neri Marcoré.

Si tratta di un progetto promosso dalla Campagna Speco Zero di Last Minut Market con il ministero dell’Ambiente, nell’ambito del progetto per il dimezzamento dello spreco di cibo nelle scuole “60 Sei zero”.

“Anche grazie ad iniziative come questa, il nostro impegno che da molti anni profonde nel contrasto allo spreco alimentare – ha detto Mariano Grillo, direttore generale per i rifiuti e l’inquinamento Mattm – ha portato ad una diminuzione degli sprechi del 40-45% e per questo deve quindi proseguire mirando al raggiungimento dell’obiettivo di Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030”.

“La call per le candidature – ha aggiunto Luca Falasconi curatore del progetto ’60 Sei Zero’ – sarà aperta fino al 10 ottobre 2019, sul sito sprecozero.it dove si potranno caricare i progetti”.

Alessandro Giuliani

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