#ItaliaSicura, i provvedimenti del Governo per l’edilizia scolastica

Il Governo con #italiasicura ha scelto la strada della prevenzione superando la logica delle emergenze in settori chiave per l’attività sociale, culturale e economica: dissesto idrogeologico, infrastrutture idriche ed edilizia scolastica. 

Per questo è stata creata una struttura di Missione che assicura il coordinamento tra diversi Ministeri e garantisce l’impulso e il coordinamento di varie linee di finanziamento e il sostegno agli Enti locali, che operano nella gestione diretta delle scuole.

Numerosi passi avanti sono stati fatti: lo dimostrano i 1.643 cantieri aperti quest’estate che si sono chiusi con l’avvio delle scuole, ma c’è molto da fare dato che in Italia le scuole sono oltre 40.000 e purtroppo negli anni passati poco si è investito per la loro “salute”.

Il Governo ha messo sul piatto oltre 3 miliardi sia attraverso nuovi investimenti, sia attivando risorse ferme. 

C’è poi l’operazione dei mutui Bei che, grazie ad un accordo con la Banca europea degli Investimenti, ha portato 905 milioni alle scuole italiane, a cui l’anno prossimo se ne potranno aggiungere altri 230 già previsti nella Legge 107/2015 e altri 90 dedicati ai conservatori e alle accademie.

Entro l’anno partiranno 1.215 cantieri per la ristrutturazione e la messa in sicurezza degli edifici ma anche per la costruzione di nuove scuole.

Sempre per le nuove edificazioni, la legge sulla Buona Scuola approvata lo scorso luglio stanzia 300 milioni di euro attraverso un bando di concorso per costruire scuole altamente innovative dal punto di vista architettonico ed energetico, dove gli spazi saranno concepiti anche per favorire una didattica avanzata.

La stessa legge mette in campo 40 milioni di euro per effettuare indagini sui solai e sui soffitti delle scuole, per scongiurare i noti episodi di distacco di intonaci e sfondellamento.

Entro l’anno chiuderanno i cantieri finanziati con i 400 milioni dalla Delibera CIPE del giugno 2014 per la sicurezza delle scuole e quelli finanziati con le risorse europee per l’efficientamento energetico. In tutto si contano oltre 3.800 interventi.

Tra gli interventi per la sicurezza delle scuole, ricordiamo quelli che comprendono anche la rimozione dell’amianto: 400 milioni sono stati stanziati a giugno 2014 – in continuità con i 150 milioni del “dl del Fare” – per la sicurezza degli Istituti e in questi mesi oltre 1.600 cantieri sono aperti.

Sui quasi 600 già conclusi, ben 186 hanno riguardato opere di bonifica. Tra tutti i cantieri aperti nell’estate 2015, il 4,88% vede la rimozione integrale di elementi costruttivi considerati dalle recenti disposizioni di legge incompatibili con l’attività didattica.

Infine, con una inedita operazione di trasparenza, la Struttura di Missione sta monitorando tutti i cantieri: si può accedere al sito www.italiasicura.governo.it e verificare se la propria scuola ha ricevuto finanziamenti e se i lavori sono stati avviati. Questo perché l’edilizia scolastica non sia un concetto fumoso o comprensibile solo agli addetti ai lavori ma un’entità concreta e tangibile, chiara e comprensibile per tutti i cittadini.

Sull’edilizia scolastica, inoltre, il governo ha portato avanti il piano triennale edilizia scolastica. Si tratta di mutui trentennali a totale carico dello Stato, attraverso fondi erogati da Bei, Banca Europea degli investimenti. Gli Enti locali hanno inviato alla Regione di appartenenza i progetti per cui chiedevano finanziamento e le Regioni hanno stilato una graduatoria dei progetti ammessi. 

A livello nazionale, per il triennio 2015-2017 sono stati raccolti 6.300 interventi per un valore complessivo di 3.660.521.946 euro.

In questo modo sono stati finanziati i primi 1219 interventi investendo 905 milioni di euro. Interventi che, in quanto in cima alle 20 graduatorie regionali, sono stati giudicati “i più urgenti” dalle Regioni medesime. Per la Regione Sicilia sono stati ammessi a finanziamento 120 progetti per un importo di 77.308.320,11 euro.

La legge sulla Buona Scuola, invece, prevede un bando nazionale da 300 milioni di euro che finanzia  la costruzione di nuove scuole (si calcola circa 30 istituti, almeno uno per Regione).

Entro il 15 ottobre – si legge in una nota del governo –  le Regioni devono comunicare al MIUR fino a un massimo di 5 aree di costruzione. Saranno scuole innovative dal punto di vista architettonico, dell’impiantistica, della tecnologia, dell’efficienza energetica.

Per la Regione Sicilia sono stati stanziati oltre 24 milioni di euro.Sempre la legge sulla Buona Scuola ha stanziato 40 milioni per svolgere indagini diagnostiche sui solai delle scuole per prevenire crolli. Settemila gli edifici interessati. Le risorse saranno distribuite a livello regionale e provinciale attraverso bando con procedura on line. Già firmato dal MIUR anche questo decreto. 

Negli ultimi anni, inoltre, sono stati finanziati interventi di messa in sicurezza, adeguamento alle normative impiantistiche, abbattimento delle barriere architettoniche, efficientamento energetico e manutenzione straordinaria: la Regione Sicilia ha ottenuto finanziamenti per oltre 102 milioni di euro.  

Andrea Carlino

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