Si è svolto oggi, martedì 14 giugno, l’Its Day, l’evento dedicato agli Istituti Tecnici Superiori e alla formazione terziaria professionalizzante. Dall’incontro, a cui hanno presenziato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero, Stefano Versari, e dai dati del monitoraggio svolto dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), sono emersi scenari incoraggianti.
D’altronde, come ha ricordato lo stesso ministro Bianchi, è necessario investire molto sugli ITS, considerati come “i luoghi dell’innovazione e della sperimentazione”.
A distanza di undici anni dal suo avvio il sistema ITS può dirsi promosso. Gli Istituti Tecnici Superiori hanno garantito, nella maggior parte dei casi, un’occupazione ai propri allievi entro un anno dal termine del percorso. I dati del monitoraggio nazionale 2022 dei percorsi ITS firmati INDIRE mostrano che, su 5.280 diplomati, l’80% (4.218) ha trovato un’occupazione nel corso dell’anno 2021, nonostante le difficoltà legate alla pandemia.
L’analisi si è concentrata su 260 percorsi terminati nel 2020, erogati da 89 Fondazioni ITS su 103 già costituite nel 2018. Dei 4.218 diplomati ITS che hanno trovato lavoro a un anno dal diploma, 3.836 (il 90,9% degli occupati) risultano essere in un’area coerente con il proprio percorso di studi. La restante percentuale comprende coloro che non hanno trovato lavoro, oppure che si sono iscritti a un percorso universitario, oppure ancora impegnati in tirocini extracurricolari.
In quanto alla tipologia di contratto dai dati emerge che, a 12 mesi dal diploma, 1.946 diplomati ITS (il 46,1% degli occupati) hanno trovato lavoro con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo in regime agevolato, 1.245 diplomati (29,5%) sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato o lavoro autonomo in regime ordinario e 1.027 (24,3%) con contratto di apprendistato di terzo livello.
Le performance occupazionali migliori sono state fatte registrare dagli ITS dell’area Mobilità sostenibile e Sistema meccanica.
Gli iscritti ai 260 percorsi ITS monitorati nel 2020 erano 6.874, prevalentemente di sesso maschile (72,4%). Gli iscritti sono perlopiù giovani: il 37,9% sono neodiplomati (18-19 anni), mentre quelli tra i 20 e 24 anni sono il 41,9%. In minor numero gli over 25, che comunque risultano il 20,2%.
I percorsi erogati dagli ITS hanno una durata biennale e in alcuni casi triennale e fanno riferimento alle aree della Mobilità sostenibile, Efficienza energetica, Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali/turismo, Tecnologie dell’informazione e comunicazione, Nuove tecnologie della vita e Nuove tecnologie per il Made in Italy. Quest’ultimo ambito è articolato a sua volta in sistema agro-alimentare, sistema meccanica, sistema moda, servizi alle imprese, sistema casa.
I percorsi formativi, spesso legati a tematiche innovative, prevedono stage obbligatori in azienda e laboratori almeno per il 30% della durata del monte ore complessivo oltre alla presenza di non meno del 50% di docenti provenienti dal mondo del lavoro e con specifica esperienza professionale maturata nel settore per almeno cinque anni (D.P.C.M. 25 gennaio 2008). Al termine de percorsi è previsto il conseguimento di un diploma che si colloca al V livello EQF (European Qualification Framework) per quelli di durata biennale e al VI livello EQF per quelli di durata triennale.
Sempre in riferimento ai dati 2020, gli insegnanti negli ITS sono complessivamente 9.161. Il loro ambito di provenienza risulta essere molto vario: impresa (71,9%), università (11,7%), scuola (10,6%), agenzia formativa (4,2%) e centro di ricerca (1,8%). I 6.583 docenti provenienti dal mondo del lavoro svolgono il 72,3% delle ore complessive di docenza, superando tale valore le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (77,9%), Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo (76,6%) e per gli ambienti delle Nuove tecnologie per il made in Italy: il sistema casa (77,5%) e sistema moda (77,5%).
Intervenendo all’evento “ITS Day 2022” il Presidente dell’Associazione ITS Italy Guido Torrielli ha dichiarato: “Da molto tempo come Associazione siamo impegnati su fronti quali quelli della riforma del sistema ITS e dei fondi previsti dal PNRR. Oggi però vorrei aggiungere che oltre a ciò abbiamo anche la necessità che gli ITS siano ufficialmente riconosciuti e investiti del ruolo chiave che gli spetta: un punto di riferimento nel sistema formativo del Paese, al pari della scuola e dell’università”.
Nel corso dell’Its Day ha avuto luogo la premiazione dei cinque Istituti Tecnici Superiori che hanno portato avanti i migliori progetti, per tema e percorso, realizzati nell’ambito del Programma ITS 4.0. Quest’ultimo, ogni anno, coinvolge e stimola sempre più ITS motivati ad affrontare le sfide proposte dal particolare programma formativo.
I percorsi premiati sono stati 142 (il 54,6% del totale dei percorsi monitorati). Le Regioni con la percentuale più alta di percorsi premiati sono Umbria (83,3%), Piemonte (78,9%), Veneto (65,8%), Lombardia (65,3%) ed Emilia-Romagna (63,6%).
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