“I laboratori degli Its, che stiamo per finanziare con un importante intervento, devono trasformarsi in poli territoriali in cui non solo formare giovani, ma anche rigenerare le conoscenze degli adulti”: dirlo, alcuni giorni fa, è stato il ministro uscente dell’Istruzione Patrizio Bianchi, all’interno di un articolo nel quale ha elencato le iniziative che ha intrapreso durante il suo mandato a Viale Trastevere. Ora, però, si scopre che quei fondi non sono ancora stati assegnati alle scuole: a denunciarlo, lunedì 17 ottobre, è stato Guido Torrielli, presidente dell’associazione ITS Italy, sostenendo che dopo l’approvazione nel luglio 2022 della riforma relativa al sistema, gli Istituti Tecnologici Superiori – finalizzati a specializzare gli studenti che hanno conseguito la maturità – rimangono in attesa dei primi 500 milioni di euro previsti dal Pnrr e destinati alla costruzione e all’ammodernamento dei laboratori.
“Auspichiamo – ha spiegato Torrielli – che il processo di erogazione dei fondi possa essere avviato quanto prima, superando una situazione di stallo che oggi penalizza gli Istituti e rende sempre più complesso raggiungere gli obiettivi previsti dalla riforma”.
“Abbiamo già suggerito criteri di ripartizione delle risorse che – ha continuato il presidente – tengano conto sia delle esigenze di riequilibrio che di valorizzazione degli ITS. Ora chiediamo di accelerare le procedure per arrivare ad erogare i primi fondi entro la fine del 2022, mettendo così gli Istituti in condizione di poter fare quegli investimenti che gli consentiranno di rafforzare la loro offerta formativa, quindi attrarre sempre più ragazzi e ragazze, in linea con gli obiettivi della riforma”.
Durante l’estate 2022, il ministro Patrizio Bianchi, fautore del potenziamento degli ITS, sia come strutture sia come laboratori da mettere a disposizione degli allievi, aveva detto che Governo e amministrazione scolastica hanno “lavorato con grande determinazione per approvare la riforma degli ITS e realizzare uno dei punti più importanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
“Ora – ha continuato Bianchi – i nuovi Istituti Tecnologici Superiori iniziano il loro cammino, con risorse che ne potenzieranno la rete nazionale. Continuiamo a lavorare portando avanti i decreti attuativi della riforma, nell’interesse delle studentesse e degli studenti e dello sviluppo del Paese”.
Quelle risorse, però, a quanto pare devono ancora essere assegnate.
Secondo gli obiettivi ministeriali, Ggi ITS utilizzeranno le risorse per potenziare la propria offerta di competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per consolidare il proprio contributo di sistema allo sviluppo economico e produttivo e per offrire agli iscritti una preparazione in linea con le richieste del mondo del lavoro e utile in particolare nei campi della transizione ecologica e digitale. Verrà data ampia visibilità, su tutto il territorio nazionale, all’altissimo indice di occupabilità dei diplomati ITS, attraverso attività di orientamento e un maggiore coinvolgimento delle imprese e dei territori.
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