Ius Scholae sì o no? È questo il valzer dell’estate. Dopo la proposta di Forza Italia di approvare lo Ius Scholae, che prevede il riconoscimento della cittadinanza italiana ai minori stranieri che abbiano completato un ciclo di studi in Italia, diversi partiti dell’opposizione si sono dichiarati favorevoli alla proposta, dall’altra Lega e Fratelli d’Italia non appoggiano il progetto. Soprattutto la Lega.
A intervenire nel dibattito adesso è anche Azione, con il leader Carlo Calenda che su X ha scritto: “Tajani ha passato l’estate a spiegare che lo Ius scholae era una priorità per Forza Italia. Alla ripresa dei lavori parlamentari diventa un accessorio. Azione proporrà in Parlamento lo ius scholae negli esatti termini richiesti da Forza Italia. Questo balletto sulla pelle di 560.000 ragazzi che studiano nelle nostre scuole è un tantino indecente”.
Da un’indagine condotta dalla Tecnica della Scuola, a cui hanno partecipato 768 utenti, la maggior parte dei quali docenti, è emerso che il mondo della scuola accoglierebbe con favore la proposta: l’unica componente contraria risulta quella dei genitori degli alunni, che in prevalenza sulla concessione dello Ius Scholae sembra mantenere più di una riserva.
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