E aggiunge ancora: “Negli ultimi sei mesi Telefono Azzurro, tramite le linee telefoniche di ascolto dei minori e la linea d’emergenza 114, è intervenuto su 3.956 casi segnalati. Ancor più allarmante il fatto che più di un terzo dei bambini che hanno vissuto un abuso sessuale da parte di adulti lo ha taciuto e ben 4 ragazzi su 5 vittime di abusi da parte di coetanei, lo ha tenuto segreto”.
In Italia, continua ancora Caffo: “manca ancora una banca dati sul fenomeno né sono stati messi in campo quegli strumenti utili ad affrontare concretamente il fenomeno della pedofilia e della pedopornografia. Anche la rete può essere un pericolo: il 30% degli adolescenti ammette di essere stato molestato in una chat room. Possiamo parlare di un vero e proprio olocausto silenzioso. E’ necessario conoscere, capire, per prevenire e difendersi. E’ questo il senso della nostra giornata”.
Durante l’incontro, organizzato dall’associazione all’Istituto Tommaso Salvini di Roma, 100 alunni della scuola hanno incontrato magistrati, rappresentanti del ministero dell’Istruzione e dell’Interno, delle forze dell’ordine e della polizia Postale, esperti del fenomeno dal punto di vista medico scientifico e giornalisti, per conoscere la natura della pedofilia, capire come riconoscere l’abuso, a chi rivolgersi quando se ne intravede la natura.
“Bene hanno fatto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e il ministro della Giustizia, Paola Severino, a ricordare come oltre alle leggi e’ necessaria una concreta opera di educazione e prevenzione per l’effettivo contrasto della pedofilia”, ha concluso Caffo, “Telefono Azzurro, quotidianamente, offre ascolto e supporto, anche attraverso la linea d’emergenza 114, proprio per essere parte integrante di una rete formata da istituzioni, associazioni e societa’ civile a tutela di bambini e adolescenti”.