Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha dato l’annuncio in queste ore in diretta streaming: sarà Ivrea la Capitale Italiana del libro 2022, “tra le altre proposte, tutte di notevole qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura”.
Questa la motivazione: “La straordinaria eredità culturale e tecnologica della città viene rivendicata senza nessun orgoglio campanilistico ma come forza propulsiva del progetto di Città Capitale e come ispirazione di una visione che può diventare un modello all’altezza dei nostri tempi. L’attenzione alle nuove dimensioni digitali dell’esperienza culturale rappresenta un ulteriore elemento di forza che sarà messo a disposizione non solo della comunità locale. Infine l’attenzione all’attività di comunicazione potrà rendere il titolo di città Capitale del libro sempre più significativo, contribuendo a indicare nelle cultura, e in particolare nelle cultura del libro e della lettura, un elemento di coesione e di condivisione per le nostre comunità alle prese con le ferite della pandemia”.
Immediata la risposta di soddisfazione del sindaco della città del torinese: “Una grande opportunità per il territorio. Faremo rete sui temi della lettura e della cultura”.
A concorrere con Ivrea c’erano: Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone.
Ivrea, a cui spetta il contributo ministeriale di 500mila euro, raccoglie il testimone da Vibo Valentia capitale 2021, che è seguita a Chiari (BS), prima Capitale italiana del Libro nel 2020.
