Il rapper Jake La Furia, membro dei Club Dogo, pseudonimo di Francesco Vigorelli, 45 anni, oggi giudice di X Factor, ha parlato di scuola in un’intervista a Il Corriere della Sera. In questa occasione ha risposto a chi critica i cantanti o i rapper accusandoli di essere cattivi modelli per i giovani.
Prima, però, ha raccontato degli aneddoti sulla sua esperienza a scuola: “Mai stato un grande studente, ho fatto tre volte la prima al liceo artistico e poi ho salutato. Ero così, da ragazzo, un po’ un demente: non mi piaceva l’autorità, il sistema scuola non funzionava con me. Ma sono sempre stato curioso, e questo mi ha salvato, mi ha permesso di non crescere ignorante, ho scelto io cosa studiare”.
Ed ecco la sua opinione: “Se pensiamo all’ipotetica influenza negativa sui giovani allora bisogna abolire i film d’azione, certa letteratura fantastica, il pulp e un sacco di altre cose. Sono le famiglie — non noi — a dover insegnare certi principi. E poi la nostra musica con i Club Dogo è stata anche cronaca della realtà, e la realtà non è sempre bella”.
Anche il rapper Fred De Palma la pensa così: “Puntare il dito verso chi fa rap o trap è un modo per costruire alibi a chi viene meno al proprio ruolo. Sul palco ci si scanna con insulti anche tremendi, l’opposto del politically correct. Ma è solo fiction”, ha detto mesi fa.
“Non è giusto caricare sulle spalle di rapper di vent’anni il compito di educare, un compito che spetta ai genitori, alla scuola, alla società. Non credo che le persone si regolino nella vita in base ad un pezzo sentito alla radio. Basta accuse ai rapper, nessuno uccide per una canzone”, ha aggiunto.
A puntare il dito contro un certo tipo di musica, e soprattutto di testi delle canzoni, è stata l’attrice Cristiana Capotondi: “Ma l’avete ascoltata la musica trap, di come viene trattata la donna nella musica trap? La ascoltano gli adolescenti. Di che ci sorprendiamo se un giovane di 22 anni considera una donna come un oggetto tale per cui ti tolgo la vita”, ha detto a In Altre Parole su La7.
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