“Job trainer disability” è un progetto del centro servizi Pmi (Piccole e medie imprese) dell’Emilia-Romagna, finanziato grazie al programma dell’Unione europea Leonardo. Da uno studio di “Inclusion International” risulta che il 78 per cento delle persone tra i 16 e i 64 anni di età con disabilità intellettive è escluso dal mondo del lavoro, per barriere attitudinali, legali, fisiche e sociali, ma anche per carenza di competenze e di formazione. Queste sono state le premesse che hanno indotto il centro servizi Pmi a proporre una nuova figura professionale, esportandola in Europa. Già sperimentata nel 2012, la figura del “Job trainer” si pone come un ponte tra la scuola e il lavoro, tanto che lo scorso anno a Reggio Emilia furono coinvolti 11 educatori reggiani, 11 ragazzi autistici e altrettante aziende e cooperative sociali della provincia. Infatti l’autrice del progetto vincitore racconta che di “questi 11, un ragazzo lavora tutt’ora da noi. Adesso viene solo e non ha bisogno del Job Trainer”. Visto che quest’anno il cofinanziamento di 290 mila euro copre il 75 per cento di tutti i costi, si cercherà, in Austria, Spagna, Malta e Turchia, di scoprire se è un modello vincente, mentre a Reggio Emilia si lavorerà, a seconda delle esigenze proposte dalla Usl locale, su una diversa disabilità come la dislessia. Intanto sono 12 i docenti che per un anno saranno formati con dei corsi ad hoc e, successivamente, messi in contatto con i disabili. Il progetto si concluderà nel 2015 con la formazione di 60 job trainer e l’accompagnamento di almeno 60 disabili, visto che il rapporto sarà di 1 ad 1, se non superiore. Il progetto sarà monitorato dalla società greca Cyberall Access, mentre per la supervisione scientifica si avvarrà della collaborazione di Autism Europe, associazione internazionale il cui obiettivo è difendere i diritti delle persone con autismo e le loro famiglie.
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