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Julia Ituma, un docente ai funerali: “Noi adulti dobbiamo capire, ma voi giovani dovete parlare. Era un genio”

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Un grave fatto di cronaca ha scosso l’Italia negli ultimi giorni. Si tratta della morte della giovane pallavolista 18enne Julia Ituma, in forza all’Igor Gorgonzola Novara, che ha perso la vita a Istanbul, in Turchia, lo scorso 13 aprile, il giorno dopo aver disputato la semifinale di ritorno di Champions League, in circostanze ancora da chiarire.

Ieri, 18 aprile, dopo che la salma della giovane sportiva è tornata in Italia, sono stati celebrati i funerali, nella chiesa di San Filippo Neri a Milano, alla presenza del ministro dello Sport Andrea Abodi. Presente alla funzione religiosa, oltre ad una folla composta da moltissimi ragazzi, anche un docente della ragazza, come riportano Ansa e La Repubblica.

Le toccanti parole del docente

Quest’ultimo, Elias, amico di famiglia, ha fatto un discorso con la voce rotta in cui ha parlato della ragazza per poi rivolgersi ai giovani, cercando di spingerli a parlare dei loro problemi con gli adulti: “Si stava preparando per i test di ingresso all’Università. Questo era il grande progetto di Julia dopo la maturità, oltre allo sport. Noi adulti dobbiamo aumentare i nostri ricettori per intercettare, capire. Voi giovani dovete cercare di allungare questa mano. Ma soprattutto vi prego di parlare: le parole sono importanti. Non si può bisbigliare al cuore, bisogna parlare al cuore”.

“Julia aveva un grande progetto, già pensava ai test di ingresso all’Università. Era un genio, Simply The Best. Quindi Elizabeth, mamma straordinaria, il suo interesse è merito tuo”, ha aggiunto, riferendosi direttamente alla mamma della 18enne.

“Julia aveva caratteristiche da ricercatrice, non si sentiva mai soddisfatta. Era interessata all’alimentazione, era desiderosa di apprendere. Da docente, dico a voi ragazzi: coltivate la cultura, perché vi dà la libertà di esprimervi. Julia si preparava al test di ingresso all’università, aveva un progetto: la costruzione di un progetto è la costruzione di una persona”, ha concluso, parlando di studio.

Morte ancora da ricostruire, ipotesi suicidio

Il corpo della giovane pallavolista è stato trovato nelle prime ore del mattino del 13 aprile da alcuni dipendenti dell’hotel in cui alloggiava la squadra. Resta il mistero sul messaggio di addio che la ragazza avrebbe inviato prima di, probabilmente, scegliere di togliersi la vita gettandosi dalla finestra della sua stanza, al sesto piano, come riporta Il Corriere della Sera.

L’ipotesi, al momento al vaglio degli inquirenti, è quella di suicidio. Si indaga infatti sullo stato psicologico della giovane nei giorni precedenti alla tragedia.