Kim Jong-un, il famoso dittatore nord coreano e lanciatore di missili con testata nucleare, ha fatto parte dei suoi studi in Europa, in particolare alla Liebefeld Steinholzli Schule, una scuola superiore svizzera.
A raccontarlo i suoi ex compagni di classe che se lo ricordano ancora oggi, benchè all’epoca non sapessero che si trattava del figlio del presidente Kim Jong-il.
Infatti, per ragioni di prudenza, si legge su Linkiesta, l’aspirante dittatore utilizzava un falso nome, Pak Un, e dichiarava di essere figlio di uno degli ambasciatori coreani di stanza a Berna.
Raccontano i vecchi compagni che aveva una grande passione per il basket, non parlava bene tedesco, era però seguito da vari servitori e guardiani, compreso un cuoco, che non lo lasciavano mai solo.
Era tuttavia costretto ad assentarsi spesso, tanto che alla fine dei due anni di scuola aveva totalizzato 180 giorni di assenza, per cui venne bocciato in scienze ed ebbe voti bassissimi anche nelle altre materie.
Secondo quanto raccontano i sui compagni del collegio svizzero, mai vennero i suoi genitori a trovarlo, mentre era un ragazzo molto timido, poco perspicace con le ragazze, ma nutriva una vera e propria passione per i film di azione e per i tipici formaggi svizzeri attraverso i quali si potrebbe dunque spiegare la sua attuale stazza. Goloso e pure per certi versi anche neghittoso, non sopportava fra l’altro gli spaghetti freddi.
Improvvisamente, ricordano i suoi compagni, lui e i suoi servi scomparvero nel nulla, senza nemmeno avvertire il personale né tantomeno i ragazzi.
Con ogni probabilità era dovuto tornare in fretta in Corea, per prepararsi alla successione. E non si è più presentato in quei luoghi, nemmeno per la classica pizza fra compagni di classe.
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