L’11 ottobre in Veneto le fattorie diventano didattiche
Quella dell’11 ottobre sarà una domenica molto particolare per gli alunni del Veneto: nell’ambito della “Giornata delle fattorie didattiche”, sostenuta dalla giunta regionale, si svolgeranno ben 124 visite presso altrettante aziende agricole, attrezzate per insegnare la storia e la vita del mondo rurale: “offriranno a tutti – scrivono gli organizzatori – la possibilità di un contatto diretto con l’attività e la cultura contadina, oggi sono sempre meno conosciute da parte di chi abita in città e soprattutto dalle nuove generazioni”.
L’iniziativa è stata presentata il 2 ottobre durante un incontro tra gli alunni dell’Istituto “Gramsci” di Campalto – che conserva le tradizioni della storia contadina della zona dove i bambini possono lavorare a un orto biologico – , accompagnati dai loro insegnanti e dalla dirigente scolastica, Annavaleria Guazzieri, con il vicepresidente della giunta veneta, Franco Manzato, e quattro imprenditori agricoli della provincia di Venezia. Come previsto dal progetto, tutte le aziende agricole che ospiteranno gli alunni con i rispettivi insegnanti sono catalogate come imprese agricole iscritte all’elenco regionale delle Fattorie didattiche e devono, inoltre, rispondere ai requisiti previsti da una specifica “Carta delle qualità”. Gli agricoltori ospitanti devono, infine, obbligatoriamente seguire corsi di formazione e aggiornamento.
Questa la suddivisione regionale delle fattorie: 4 in provincia di Belluno; 21 in provincia di Padova; 21 in provincia di Rovigo; 18 in provincia di Treviso; 26 in provincia di Venezia; 9 in provincia di Verona; 25 in provincia di Vicenza. “Ragazzi vivete la campagna e conoscetela – ha detto il rappresentante regionale Manzato -. Rispetto alle precedenti edizioni la Giornata in fattoria dell’11 ottobre sarà preceduta sabato 10 ottobre da un’azione di promozione nelle principali piazze di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia e Vicenza, con laboratori manuali e sensoriali rivolti ai bambini, così da offrire ulteriori possibilità di incontro con i cittadini. Per il futuro vogliamo anche fare un ulteriore salto di qualità – ha concluso – dando contorni definiti e incentivi a quelle che vengono chiamate ‘Fattorie sociali’“.
Per non compromettere la normale attività aziendale gli istituti interessati dovranno contattare le fattorie e prenotare la visita.