Questi i risultati di un’indagine conoscitiva realizzata dall’Università La Sapienza tra circa 1.745 studenti e studentesse delle scuole aderenti, attraverso un questionario online sul tema del bullismo omofobico, e distribuito in occasione dell’evento finale del progetto “lecosecambiano@roma” di Roma Capitale.
Ed è proprio questa percentuale (8%) dei ragazzi ha pensato con maggiore frequenza ad abbandonare la scuola a causa del disagio provato. Il 58% dei soggetti bullizzati si confida con amici, il 32% con gli insegnanti, il 19% con i genitori e l’11% cerca aiuto su internet.
Secondo l’indagine, il 34% degli studenti ha sentito parlare di omosessualità per la prima volta da internet o dalla tv, il 24% da amici, il 20% dalla famiglia e solo l’8% da insegnanti.
Più del 50% dei ragazzi ha dichiarato di aver almeno un amico/a con orientamento non eterosessuale e di questi il 64% riferisce di sentirsi “molto vicino al proprio amico”. Circa il 40% parteciperebbe a un’associazione scolastica volta a promuovere l’amicizia tra ragazzi omosessuali e ragazzi Lgbt.
Il 60% degli studenti, infine, ha detto che a lezione “capita di parlare di tematiche relative all’orientamento sessuale” ma solo il 9% afferma di aver studiato su libri che affrontano tale argomento.