L’accordo Gelmini-Renzi sul tempo pieno a Firenze non decolla
Una volta tra gentiluomini bastava una stretta di mano per sancire un accordo. Oggi sembra che non basti più nemmeno la sua sottoscrizione tra le parti interessate. A questa conclusione sono giunti i genitori e le associazioni della scuola toscane che stanno aspettando, sino ad oggi invano, di vedere realizzati gli esiti dell’accordo di fine luglio tra il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ed il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, durante il quale si era giunti ad una soluzione (peraltro tra non poche polemiche) per garantire il tempo pieno ai 600 alunni che ne erano rimasti sprovvisti a seguito dei tagli e della riforma della primaria: il Ministro si era impegnato a garantire i docenti per 10 classi, per altre 14 ci avrebbe pensato il Comune.
Ora, a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, mentre l’Ufficio scolastico provinciale si appresta a nominare tutti gli altri insegnanti, dal Miur non sarebbe ancora arrivata alcuna conferma a proposito dei dieci posti che dovrebbero garantire il tempo pieno ai bambini del capoluogo toscano. “Siamo ad agosto ormai avanzato – dichiara Rita Manzani Di Goro, presidente dell’Age Toscana– Non dubitiamo tuttavia che il ministro Gelmini e il sindaco Renzi si attiveranno in ogni modo per mantenere gli impegni presi pubblicamente”. Se però la conferma dell’accordo non arriverà a breve “grazie anche al ritardo di un mese delle iscrizioni e agli esiti del ricorso al Tar sulla riforma della scuola superiore, per la prima volta – sottolinea Manzani Di Goro – dopo molti anni il suono della prima campanella troverà molti posti di insegnante ancora scoperti”. L’associazione dei genitori vorrebbe, inoltre, che un uguale impegno fosse “profuso per i bambini delle altre 56 classi rimaste escluse dal tempo pieno nella provincia di Firenze, e anche a favore dei ragazzi delle superiori, che subiranno tagli altrettanto pesanti”.
Per il momento l’unica ‘voce’ delle istituzioni a garantire che l’accordo Gelmini-Renzi verrà rispettato è stata quella dell’assessore all’educazione del comune di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi, la quel ha dichiarato ad una radio locale che “il decreto di assegnazione dei docenti sta arrivando e che si sta valutando di assegnare alcune cattedre in più anche in provincia”.
Conferme immediate arrivano invece per le altre 14 sezioni di cui si sarebbe dovuto fare carico il Comune di Firenze: il tempo pieno sarà coperto grazie all’impegno profuso direttamente dai dirigenti scolastici fiorentini, che sono riusciti a coprire il fabbisogno di ore utilizzando gli insegnanti a disposizione. La soluzione comporterà uno spezzettamento dell’orario che sicuramente non va andrà a vantaggio della qualità dell’insegnamento. Ma, almeno, in questo caso gli alunni potranno rimanere a scuola sin da subito fino a metà pomeriggio.