Categorie: Estero

L’Affaire Dreyfus disponibile online

Accusato a torto di spionaggio a favore dell’Impero Tedesco nel 1894, Alfred Dreyfus era un ufficiale di artiglieria, assegnato allo Stato Maggiore dell’esercito francese, ebreo alsaziano. Dopo un processo svoltosi a porte chiuse, il capitano fu degradato e condannato ai lavori forzati proprio sulla base delle carte contenute nel dossier segreto. La cerimonia di degradazione fu attuata il 5 gennaio 1895 nel cortile della Scuola Militare: a Dreyfus furono strappati i gradi e gli venne spezzata la spada di ordinanza, nonostante si dichiarasse innocente e patriota. Successivamente fu tradotto al carcere duro dell’Isola del Diavolo, nella Guyana francese. Il caso fu riaperto nel 1896 dal colonnello Georges Picquart, nuovo capo dell’ufficio informazioni dello Stato Maggiore, il quale presentò ai suoi superiori una relazione nella quale dimostrava l’innocenza del capitano e accusava del fatto il maggiore Ferdinand Walsin Esterhazy. Dopo poco, il colonnello Picquart fu rimosso dall’incarico e spedito in zona di guerra.
Il colonnello Picquart riuscì però ad avvertire il vicepresidente del senato Auguste Scheurer-Kestner dell’accaduto; contemporaneamente lo scrittore ebreo Bernard Lazare, amico di famiglia di Dreyfus, fece partire un’intensa campagna stampa a favore del prigioniero. Molti intellettuali radicali aderirono alla campagna innocentista: l’episodio più famoso è quello dello scrittore Émile Zola che pubblicò il 13 gennaio 1898 sulla rivista letteraria Aurore (testata del leader radicale Georges Clemenceau) una famosa lettera al Presidente della Repubblica Félix Faure, intitolata «J’accuse!». Lo Stato Maggiore rispose facendo arrestare Picquart, processando Zola per vilipendio delle forze armate e scatenando sui giornali nazionalistici una violenta campagna contro ebrei, democratici e liberali.
Nel settembre 1899 Dreyfus sarà graziato dal Presidente della Repubblica Émile Loubet, venendo però pienamente riabilitato solo nel 1906. Il mancato computo nella sua carriera dei cinque anni passati ingiustamente all’Isola del Diavolo gli avrebbe impedito l’accesso al ruolo dei gradi di Generale; anche per questo Dreyfus uscì dall’Esercito nel 1907. (La Stampa)

Redazione

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