Per un solo minuto di ritardo, nell’arrivare in classe in una scuola media di Rimini, un alunno autistico si è visto comminare una nota disciplinare.
La notizia è riportata dalla stampa locale, che ha ripreso a sua volta un “post” scritto sulla sua pagina Facebook, da Enrico Maria Fantaguzzi, padre del ragazzo autistico, in passato presidente di ‘Rimini Autismo’, associazione in cui non ricopre al momento alcuna carica.
“Ho deciso di creare un premio internazionale sull’azione più ostile alle persone con autismo. Oggi – scrive sul social network – il primo premio internazionale Autismo io non lo conosco! lo vince un’insegnante di scuola media che si è prodotta in una azione davvero da primato: ha dato una nota per il ritardo di una persona con Asperger di ben 1 minuto e l’ha mandata ai genitori da firmare sapendo che sono gli stessi genitori ad accompagnare alla mattina a scuola il ragazzo!”.
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Secondo Fantaguzzi, “questa prestazione unica nel suo genere ha prodotto due effetti collaterali devastanti: portato sotto lo zero l’autostima della persona con autismo e fatto arrabbiare in modo considerevole la già provata famiglia”.
Il docente “vince anche un super bonus perché è una azione perpetrata da chi dovrebbe sostenere e includere le persone con autismo”, conclude con amarezza il genitore.
Sarebbe il caso, tuttavia, di ascoltare anche il docente che ha messo la nota disciplinare all’alunno autistico. Se non altro, per comprendere i motivi della sua inflessibilità: perché, se è vero che le regole vanno rispettate, il docente dovrebbe sapere bene che ci sono circostanze particolari nelle quali occorre adottare una certa flessibilità.
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