Ha avuto come epilogo una condanna a 24 giorni di permanenza domiciliare il processo, davanti al giudice di pace Vittoria Michela Pesante, a suor Stefania Vitali preside della scuola Maestre Pie dell’Addolorata di Bologna: la religiosa era accusata di lesioni colpose per un episodio del 5 novembre 2009 quando un ragazzino, all’epoca tredicenne, si gettò dalla finestra del suo studio.
L’accusa è stata portata avanti dal pm Giuseppe Di Giorgio. Il giovane era stato convocato in presidenza per dare spiegazioni su delle sigarette. Restò in ufficio circa 50 minuti, insieme a un compagno. A un certo punto chiese di poter aprire la finestra e si buttò. Rimase in coma per mesi e ora, invalido, è all’estero coi genitori per le cure. Il giudice ha anche fissato 25mila euro di risarcimento per il danno morale al fratello.
In sede civile – con la causa ancora in corso – era già stato ordinato alla scuola di saldare un acconto di 300mila euro alla famiglia, pagati e serviti per le cure. “Siamo tristemente soddisfatti”, ha commentato l’avv. Gianluigi Lebro che assiste la famiglia del giovane.
L’accusa è stata portata avanti dal pm Giuseppe Di Giorgio. Il giovane era stato convocato in presidenza per dare spiegazioni su delle sigarette. Restò in ufficio circa 50 minuti, insieme a un compagno. A un certo punto chiese di poter aprire la finestra e si buttò. Rimase in coma per mesi e ora, invalido, è all’estero coi genitori per le cure. Il giudice ha anche fissato 25mila euro di risarcimento per il danno morale al fratello.
In sede civile – con la causa ancora in corso – era già stato ordinato alla scuola di saldare un acconto di 300mila euro alla famiglia, pagati e serviti per le cure. “Siamo tristemente soddisfatti”, ha commentato l’avv. Gianluigi Lebro che assiste la famiglia del giovane.