L’andamento lento della rivoluzione digitale delle scuole

Ricordiamo che nella G.U. del 6 luglio 2012, in seguito alla pubblicazione del decreto legge n. 95, all’art. 7, comma 28, di tale decreto è scritto: “a decorrere dall’anno scolastico 2012/2013, le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in modalità on line attraverso un apposito applicativo che il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca mette a disposizione delle scuole e delle famiglie”.
Nel comma 29 è scritto quanto segue: “a decorrere dall’anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche ed educative redigono la pagella degli alunni in formato elettronico”. Nel comma 30: ”La pagella elettronica ha la medesima validità legale del documento cartaceo ed è resa disponibile per le famiglie sul web o tramite posta elettronica o altra modalità digitale. Resta comunque fermo il diritto dell’interessato di ottenere su richiesta gratuitamente copia cartacea del documento redatto in formato elettronico” nel comma 31: “A decorrere dall’anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche e i docenti adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico”. In buona sostanza il decreto legge n. 95/2012 introduce obbligatoriamente, nelle scuole pubbliche italiane, una vera e propria rivoluzione digitale.
Come sta procedendo allo stato attuale questa rivoluzione digitale “obbligatoria”? Si può certamente dire, senza la paura di essere smentiti, la rivoluzione digitale procede a passo lento e con non poche criticità. Se per le iscrizioni 2013/2014, pilotate centralmente dal Miur, con un applicativo web che accompagna le famiglie nel percorso per l’iscrizione on line: dalla registrazione, alla ricerca della scuola desiderata, dalla compilazione del modulo di iscrizione al suo inoltro, le operazioni procedono speditamente anche se con molte preoccupazioni per gli utenti, dove invece emergono forti criticità, sono i registri elettronici e le pagelle on line con conseguente comunicazione alle famiglie.
L’andamento lento della rivoluzione digitale delle scuole è stata percepita evidentemente anche al Miur, che in data 3 ottobre 2012, ad anno scolastico avviato, ha prodotto una nota n.1682/U, in cui si parla che questo in corso è un anno scolastico di “transizione” durante il quale le scuole dovranno attivarsi per realizzare al meglio il cambiamento. Questa nota ha il sapore di una certificazione dell’andamento lento della rivoluzione digitale, che sarebbe dovuta essere obbligatoria per legge dello Stato, ma diventa facoltativa a causa di un ben chiaro periodo di transizione.
A quanto è dato sapere, allo stato attuale, il maggior numero delle scuole italiane, usa ancora il registro di carta, contravvenendo alla legge, farà gli scrutini del primo quadrimestre o a mano o con software off line, non comunicherà le pagelle alle famiglie in formato elettronico. Mentre l’andamento lento della rivoluzione digitale nelle scuole tanto voluta da Profumo, è un evidente dato di fatto, associazioni dei genitori degli studenti e sindacati protestano per il caos amministrativo che le prossime iscrizioni on line potrebbero causare. 
Protesta anche l’Adiconsum, associazione dei consumatori, che invita le famiglie a segnalare eventuali disagi.

Lucio Ficara

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