Categorie: Disabilità

L’anello mancante della strana teoria evolutiva del docente di sostegno

In Italia non c’è niente di certo, soprattutto se si parla di scuola e di insegnanti. La scuola è ritenuta una spesa inutile, che i governi sedicenti di centro destra e di centro sinistra ritengono di dovere ridurre.
Infatti alla vigilia di ogni legge di stabilità, ci si domanda:”Quali saranno questa volta i tagli di spesa che verranno fatti sul comparto scuola?”.
Ad esempio ultimamente si parla degli esami di Stato del secondo ciclo che potrebbero vedere tagliati i costi dei commissari esterni, riformando le commissioni d’esame con tutti docenti interni ed un solo presidente esterno per ogni scuola. D’altronde a chi può interessare la serietà o meno dell’esame di Stato conclusivo del percorso di studi scolastico? Un taglio, quello sugli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo, facile ed anche molto probabile. Per operare altri tagli futuri sulla scuola si utilizza anche il metodo di fare delle analisi e dei rapporti, che possano rappresentare l’anticamera della proposta, della riforma e del cambiamento, che, guarda caso, è sempre basata su tagli e risparmi di spesa, e mai su risorse economiche aggiuntive.
Per esempio da un rapporto 2011  realizzato dalla Fondazione Agnelli, dall’Associazione Treellle e dalla Caritas Italiana, si è analizzato che il modello italiano dell’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili o bisognosi di percorsi speciali ha fallito i suoi obiettivi, perché si baserebbe sul binomio imprescindibile studente disabile-insegnante di sostegno. Di qui la proposta, messa in atto in Trentino Alto Adige dal prof. Dario Ianes,  di convogliare quasi tutti i docenti di sostegno nell’insegnamento delle discipline e di destinarne alcuni alla formazione di gruppi consulenza per le scuole.
Si sta quindi pensando di abolire la figura del docente di sostegno specializzato, così come è quella che conosciamo e che sappiamo svolgere un prezioso lavoro nelle nostre scuole? Si è proprio così!
Si vorrebbe, attraverso una strana teoria evolutiva del docente di sostegno, sottrarre, agli alunni in stato di evidente svantaggio, il sostegno di potere avere un docente specializzato vicino a loro. Eppure il nostro sistema di sostegno scolastico e il nostro sistema di specializzazione sul sostegno sono un modello didattico e d’integrazione culturale che ci viene invidiato da tutti, forse costoso ma pienamente funzionale. Allora perché cambiarlo, perché fare evolvere la figura del docente di sostegno che svolge un servizio d’eccellenza con risultati ed obiettivi apprezzabili? Il sospetto che le ragioni della teoria evolutiva dei docenti di sostegno siano puramente economiche, e che tutto questo rappresenti l’anticamera dell’abolizione di questa figura, è un’opinione che sono in molti a pensare.
C’è chi pensa anche che l’anello mancante di questa strana teoria evolutiva del docente di sostegno, sia rappresentata dalla deformazione che stanno subendo i Bes nel nostro sistema scolastico. Quale sarebbe questa deformazione? I Bes, secondo il parere di molti docenti di sostegno, rappresentano la curvatura didattica tipica dell’insegnamento di sostegno, e quindi si vorrebbero obbligare tutti i docenti curricolari a divenire in modo evolutivo e del tutto innaturale anche docenti di sostegno.
Il rischio che si corre è quello che con l’alibi della scadente integrazione degli alunni diversamente abili, rilevata nel rapporto 2011, si voglia cogliere l’occasione per abolire delle figure specializzate al rapporto con tali alunni, sostituendoli nel tempo con docenti tutto fare, che mentre svolgono le loro lezioni di italiano, latino, matematica, fisica o inglese si occupano contemporaneamente dell’alunno autistico o paraplegico. Si tratta veramente di una strana teoria evolutiva che se non dovesse essere ben ponderata rischierebbe, veramente e senza alcun alibi, di riportarci all’anno zero per quanto riguarda l’integrazione e l’inclusione.

Lucio Ficara

Articoli recenti

L’Italia ha perso mille scuole in dieci anni: il dossier Uil Scuola

Negli ultimi trent'anni, la scuola italiana ha subito un progressivo processo di riduzione delle autonomie…

19/12/2024

Luisa Ranieri: “Volevo fare la magistrata, la mia prof mi ha aperto la testa. Studiando ho capito che non mi apparteneva”

L'attrice Luisa Ranieri, classe 1973, ha rilasciato un'intervista a Fanpage in cui ha parlato in…

19/12/2024

Valditara querela Lagioia: “Devolverò i 20mila euro ad una scuola che fa recupero di immigrati che non conoscono l’italiano”

Come sappiamo il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha querelato lo scrittore Nicola…

19/12/2024

Concorso docenti PNRR2, in arrivo alcune faq di chiarimento sulle due procedure: cosa riguarderanno?

Fino alle ore 23.59 di lunedì 30 dicembre 2024, sono aperte le funzioni per presentare…

19/12/2024

Studenti contro docente: bloccano e scuotono l’auto per non farla uscire. L’accusa è di violenza privata

Sono stati identificati tre studenti di un istituto in provincia di Treviso, di età compresa…

19/12/2024

Occupazioni, Valditara: “Il ministero sarà parte civile nei processi penali. Chi rovina una scuola deve pagare, non i cittadini”

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato che il dicastero di Viale…

19/12/2024