Al via l’arbitrato nel comparto scuola. Le parti hanno siglato un accordo che disciplina l’introduzione dell’istituto anche in relazione alle controversie di lavoro del pubblico impiego.
L’intesa si inquadra nei processi di privatizzazione del rapporto di lavoro del settore pubblico, già in fase avanzata a seguito dell’entrata a regime del Decreto legislativo n. 29 del 1993.
Per effetto delle nuove norme, a richiesta del lavoratore, sarà possibile evitare il giudizio davanti al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, per dirimere le relative controversie.
Sarà possibile , infatti, risolvere le contese avvalendosi di un semplice arbitro, da scegliere consensualmente tra le parti, oppure tramite sorteggio da appositi elenchi, riducendo i tempi dell’istruttoria ad un massimo di 4 mesi, contro i 4 anni, previsti in media per l’esperimento dell’azione giudiziale.
Il ricorso all’arbitro sarà facoltà del lavoratore, che potrà scegliere di non avvalersene preferendo il ricorso in giudizio. L’Amministrazione, invece, non potrà sottrarsi all’arbitrato nel caso il lavoratore abbia optato per questo istituto.E’ previsto, comunque, un tentativo di conciliazione che, in caso di esito positivo, darà luogo alla compensazione delle spese tra le parti. Viceversa, se il tentativo non andasse a buon fine, a seguito della pronuncia del lodo, le spese dovranno essere addebitate alla parte soccombente.
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