“L’articolo 18? Credo che le generazioni degli studenti l’abbiano già superato culturalmente e nei fatti”. È una posizione netta, a favore del Governo di chi fa parte, quella assunta dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, sul tema del momento: la cancellazione della parte dello statuto dei lavoratori che impedisce il licenziamento senza la cosiddetta “giusta causa”.
“Quel che conta – ha detto il ministro dell’Istruzione, a margine della presentazione di iniziative della scuola in vista di Expo 2015 – è che ci sia un mercato flessibile, semplice e sicuro, in Italia, cosa che non abbiamo ancora costruito”.
Con Giannini, dalla parte di Renzi, c’è praticamente tutto il Governo. Ma non si dice d’accordo l’ala più a sinistra del Partito democratico. Come i bersaniani, capitanati dall’ex ministro dell’Economia, Stefano Fassina, che parla di possibili ricadute negative sulla tenuta dell’esecutivo. Tra i contrari all’eliminazione dell’articolo 18 c’è pure Francesco Boccia, anche lui del PD, presidente della commissione Bilancio alla Camera e tra i più fervidi sostenitori dell’introduzione di una deroga per i ‘Quota 96’: “quando però nel partito sei in minoranza – spiega con amarezza Boccia – occorre adeguarsi, quindi voterò a favore della cancellazione”. Della serie: non capisco, ma mi adeguo.
Ha fatto bene il ministero dell'Istruzione a non riprogrammare le prove concorsuali del 2022 (per…
Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…
Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…
Sul portale INPA sono disponibili i due bandi per la selezione dei componenti delle commissioni…
L’istituto tecnico G. Marconi di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle istituzioni più all’avanguardia…
Alla fine l’educazione alimentare nelle scuole paga! Con tempi medio-lunghi, d’accordo, ma i risultati si…