L’arte del bello per la crescita sociale, economica e culturale della Sicilia
“In questi anni – ha dichiarato il Presidente, Giovanni Puglisi – la Fondazione Banco di Sicilia si è impegnata, giorno dopo giorno, per valorizzare il patrimonio dell’Isola, sostenere i beni culturali, supportare l’educazione, incentivare la ricerca scientifica, stimolare lo sviluppo sostenibile e, non ultimo, promuovere azioni di solidarietà”.
“Una particolare attenzione – ci tengo a sottolinearlo, è stata riservata all’universo giovanile. Questa precisa mappatura delle aree di intervento ci ha permesso di orientare la nostra rotta, di non navigare mai a vista nel realizzare progetti finalizzati a fornire alla cittadinanza risposte utili, puntuali e concrete. Nell’agire abbiamo sempre cercato di muoverci con un occhio puntato all’immediato e con l’altro orientato al futuro, al lungo periodo”.
C’è tutto questo all’interno dell’Activity Report 2005-2010, nel quale sono evidenziate le iniziative-guida e i principali interventi realizzati per favorire la crescita sociale, economica e culturale del territorio.
E’ stato presentato anche il calendario 2011 della Fondazione Banco di Sicilia, dedicato alle opere d’arte che erano state affidate in godimento al Banco di Sicilia, recentemente ritornate alla Fondazione, per arricchire e implementare le prestigiose collezioni del Museo d’arte e Archeologia I. Mormino. Un tesoro ricco di 1678 opere. Quelle inserite nel calendario sono state selezionate tra le oltre settecento opere pittoriche e quelle scultoree (un centinaio), dalla fine del Settecento agli anni Ottanta del Novecento. Tra queste l’ Eros Giovanetto di Antonio Canova, due paesaggi siciliani di Charles Vacher, la musica di Marc Chagall, Testa di donna di Giacomo Manzù, Eruzione dell’Etna di Renato Guttuso e molte altre opere.
“La restituzione di questo impareggiabile tesoro – ha detto il presidente Giovanni Puglisi – permetterà adesso alla Fondazione Banco di Sicilia una diretta azione di tutela del proprio patrimonio e una maggiore attenzione alla sua valorizzazione per una fruizione sempre più estesa. Averne inserito una piccola ma significativa testimonianza nel calendario del 2011 è per noi occasione per sottolineare il grande valore culturale di queste opere e cominciare a farle conoscere al pubblico”.